Lensa AI, come funziona l'app dei selfie d'autore che spopola sui social network
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Lensa AI, come funziona l'app dei selfie d'autore che spopola sui social network

C’è chi li fa rientrare tra i ritratti artistici, i meno pretenziosi parlano di selfie ritoccati, mentre a livello tecnico sono avatar generati da un'intelligenza artificiale che elabora decine di autoscatti. Nome e descrizione a parte, queste illustrazioni stanno spopolando da un paio di settimane su Instagram, Facebook e TikTok, dopo che milioni di utenti hanno provato Lensa AI, l'applicazione disponibile per dispositivi iOS e Android che sta riscuotendo un grande successo a livello globale.

L'improvvisa escalation dell'app, sviluppata nel 2018 da Prisma Labs - quelli che nel 2016 avevano fatto centro con Prisma, l'app che trasforma le foto in quadri - è iniziata a fine novembre grazie a Magic Avatar, nuova funzione che alla modifica di immagini e clip ha aggiunto l'intelligenza artificiale per sfornare risultati accattivanti, perfetti da sfoggiare in faccia agli amici virtuali che, se all'oscuro della novità, si trovano davanti a disegni apparentemente frutto di mani particolarmente dotate. E invece no, perché il risultato arriva dal generatore di immagini che si innesca quando l'AI lavora le decine di selfie necessari per arrivare a dama.



Premesso che nel ventaglio delle proposte rientrano immagini fuori dalla realtà (con soggetti con tre gambe o un doppio volto), i ritratti d'autore artificiali sono la molla che consente alla società di fare cassa. Per 50 avatar si paga infatti 3,99 dollari, che diventano 5,99 per 100 avatar e 7,99 dollari raddoppiando il numero di disegni. La scelta nella lista di stili grafici come Anime, Cosmic, Fantasy, Pop, Stylish, Sci-fi, Cyborg e Rock Star è un giochino che diverte gli utenti e porta un bel gruzzolo di soldi a Prisma Labs: otto milioni di dollari sono nei primi cinque giorni di dicembre, quando Lensa AI è stata scaricata quasi sei milioni di volte su scala globale.

Sullo sfondo di un'app usata per un misto di vanità e gioia c'è il solito interrogativo: che fine fanno le foto che ogni utente dà in pasto a Lensa AI? Chi le può vedere e utilizzare? Tenuto a mente che immagini di nudo e di bambini non sono ammesse (ma che tra i risultati generati compaiono talvolta nudità), gli sviluppatori affermano che i server sono negli Stati Uniti e che l'app non conserva dati, con l'automatica eliminazione dal database entro 24 ore, ma negano anche responsabilità su come possano essere usate da terze parti. Altro tema caldo riguarda le reazione degli artisti, divisi tra chi cavalca la novità e chi invece guarda alle ripercussioni sul proprio lavoro in prospettiva futura di questo e altri sistemi che generano immagini.

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Alessio Caprodossi