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Tecnologia

Guida autonoma, nuove regole per i veicoli più lenti

Solidità del mezzo, prestazioni minime dei motori, metodologie di costruzione. Tutte le novità per un settore in espansione

Un gruppo di esperti guidato dal Warwick Manufacturing Group (Wmg), società parte dell'Università di Warwick, che lavora all'interno del comitato tecnico Iso (International organization for standardization), ha pubblicato il primo standard internazionale di sicurezza per i sistemi di guida automatizzata di livello 4, ovvero quello che riguarda i veicoli che procedono a bassa velocità (definiti Lsad) come i pod autonomi, ovvero le piccole cabine senza conducente utilizzate sempre più spesso all'interno di parchi, campus, centri commerciali, aziende e cittadelle dove il traffico automobilistico convenzionale è molto limitato o comunque altrettanto lento.

Tecnicamente definiti Pod (da Personalication on demand) o Prt (Personal rapid transit), non erano ancora normati e rischiavano di subire l'applicazione inopportuna degli stessi parametri richiesti per le vetture dotate di autopilota, proprio stante il diverso ambiente nel quale operano.

Finora, anche se questi veicoli tendono a operare su rotte predefinite e in ambienti a bassa velocità, la loro crescita è stata ostacolata dalla mancanza di standard internazionali che definissero i requisiti minimi di prestazioni e sicurezza da soddisfare e ai quali i costruttori potessero fare riferimento per consentirne l'uso in tutto il mondo. Ma con l'approvazione del nuovo standard, battezzato Iso Lsad 22737, sono finalmente state specificate le caratteristiche tecniche di questi sistemi intelligenti di trasporto compresa la robustezza strutturale in caso di urti, le prestazioni minime, i requisiti del sistema di guida e soprattutto le procedure di collaudo per la verifica delle caratteristiche prima dell'omologazione.

Il lavoro è stato sviluppato da un gruppo internazionale guidato dal dottor Siddartha Khastgir della Wmg, il quale nella nuova normativa per gli Lsad ha inserito anche un linguaggio comune per facilitare lo scambio di informazioni relative allo sviluppo e l'implementazione sicura di questa tecnologia in tutto il mondo. Nella squadra di lavoro erano presenti anche ingegneri provenienti da Giappone, Usa, Canada, Australia, Corea del Sud, Cina, Germania, Francia, Paesi Bassi, Ungheria e Regno Unito. L'attività di standardizzazione è stata sostenuta da un progetto di ricerca denominato Intact e finanziato dall'istituzione governativa inglese Centre for Connected and Autonomous Vehicles (Ccav) e dal programma Innovate UK gestito da Wmg insieme con la Aurrigo Driverless Technology, un produttore di sistemi Lsad con sede a Coventry, sempre nel Regno Unito. Commentando la nuova Iso 22737 il professor Khastgir ha spiegato: "Un maggiore utilizzo dei sistemi Lsad può portare a un cambiamento nel modo in cui vengono trasportate persone, beni e servizi. Questo nuovo standard consentirà l'implementazione sicura di un'opzione di trasporto rispettosa dell'ambiente nonché una soluzione efficace per le persone con problemi di mobilità".

I punti chiave del nuovo standard includono: fornire capacità operative minime per i sistemi Lsad, compresa la guida alla definizione della progettazione; porre le linee guida su come questi veicoli possano inserirsi nell'ecosistema generale dei trasporti; determinare i requisiti prestazionali e le leggi di controllo obbligatorie per la guida automatizzata, le manovre di emergenza come la gestione dell'arresto improvviso o l'inversione del percorso, l'identificazione di situazioni pericolose, la logica per l'individuazione e l'evitamento degli ostacoli statici e dinamici, e naturalmente le prove di omologazione alle quali dovranno sottostare tutti i costruttori. Simon Brewerton, capo degli ingegneri della Aurrigo Driverless Technology, ha commentato: "Siamo uno dei pochi produttori di veicoli con sede nel Regno Unito che producono gli Lsad esportandoli in tutto il mondo, ed era sempre più difficile comunicare ai clienti il livello di sicurezza che i nostri veicoli possiedono, come è sempre stato difficile confrontare le funzionalità con lo stato dell'arte percepito. Ecco perché abbiamo deciso di investire le nostre risorse e conoscenze lavorando con Wmg portando il punto di vista dei produttori." Di fatto da oggi il nuovo standard Iso-Lsad traccia un confine preciso che tutti i costruttori dovranno superare per offrire al mercato prodotti che posseggano standard minimi di sicurezza. Come tutte le norme tecniche, anche questa sarà soggetta a continui aggiornamenti per accogliere quanto l'esperienza operativa e la progressiva diffusione delle vetturette automatiche imporranno.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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