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(Leonardo)
Difesa e Aerospazio

Vola Skydweller, il drone solare ad autonomia perpetua voluto da Leonardo

Primo volo per il drone a energia solare della startup spagnola/statunitense Skydweller Aero, che ad Albacete (Spagna) ha staccato dal suolo per validare i sistemi di controllo e i sensori dopo la messa a punto della configurazione, del software e ovviamente dopo aver concluso la necessaria serie di test funzionali a terra. Leonardo, che sta fattivamente lavorando al progresso della tecnologia e dell'innovazione nel volo autonomo, dal 2019 è partner tecnologico del progetto e detiene una partecipazione azionaria nella società.

Skydweller Aero Flight Summarywww.youtube.com

Nel panorama dei velivoli a pilotaggio remoto Skydweller si colloca nella classe di quelli a energia solare con caratteristiche di volo autonomo e presto anche perpetuo, ovvero il velivolo è mantenuto in quota da un propulsione elettrico alimentato da accumulatori caricati ad energia solare che collaborano con un'aerodinamica estremamente avanzata che prende forma su una struttura iper leggera. Grazie a queste caratteristiche il drone potrà operare da basi aeree dislocate in tutto il mondo coprendo distanze illimitate su aree caratterizzate da qualsiasi condizione ambientale. Si tratterà quindi di una piattaforma innovativa che sarà impiegata per scopi che vanno dalla sorveglianza terrestre e marittima al monitoraggio ambientale e delle infrastrutture, dai servizi di geo-informazione fino alle telecomunicazioni e alla navigazione di precisione. Tra le sue caratteristiche anche quella di poter essere reso operativo rapidamente e quindi di poter costituire un supporto efficace anche in condizioni d'emergenza, quando è necessario poter contare su un occhio privilegiato o ritrasmettere un segnale radio o una connessione web dove questa non è presente.

Skydweller è quindi una piattaforma aerea innovativa e "green" in grado di volare molto lentamente, tra 38 e 100 km/h, a una quota massima di circa 14.000 m. La lentezza in questo caso è un vantaggio perché consente di alzare la qualità dei rilevamenti eseguiti dai sensori di bordo. Le sue ali hanno un'apertura di ben 72 m di apertura e sono coperte da circa 270 metri quadrati di celle fotovoltaiche flessibili che generano la potenza elettrica necessaria per garantire il volo illimitato del velivolo anche con carichi utili significativi in termini di peso. Leonardo sarà responsabile della commercializzazione del sistema in Italia, Regno Unito, Polonia e presso le agenzie Nato.

Il progetto si basa in parte sull'esperienza del programma tecnologico Solar Impulse, ovvero quella di un aeroplano a energia solare che tra il 2014 e il 2016 aveva circumnavigato con successo il globo. Rinnovato e modificato in diverse parti, è stato equipaggiato con apparati e impianti allo stato dell'arte che lo trasformano in drone. Un team dedicato di Leonardo sta infatti partecipa alle attività di sviluppo e sperimentazione, svolte presso le infrastrutture di Skydweller a Madrid e Albacete in Castilla-La Mancha, Spagna.

Come il Solar Impulse fu propedeutico a questo utilizzo utile alla collettività, similmente Skydweller porterà vantaggi alla tecnologia aerospaziale di Leonardo che sta accumulando esperienza e sviluppando tecnologie relative alla propulsione e all'alimentazione elettrica, sulle aerostrutture innovative, i materiali ultraleggeri, le tecnologie ad alto valore ecologico e la sensoristica a basso consumo elettrico, tutti fattori che faranno la differenza nel business aerospaziale dei prossimi 20 anni.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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