incidente aereo
(Ansa)
Difesa e Aerospazio

Il mistero dell'incidente aereo di Luserva

Sarà un'inchiesta a stabilire le dimaniche dello schianto dell'apparecchio pilotato dal capitano Alessio Ghersi, ex della Pattuglia Acrobatica Nazionale

Sarà un'inchiesta tecnica dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) a indagare su quanto è accaduto ieri pomeriggio verso le 18.30 al velivolo di categoria ultraleggero Pioneer 300 (marche I-8548), decollato dalla pista di Udine Campoformido per un volo turistico e precipitato nell'alta Val Torre, nella zona di Lusevera (Udine), con a bordo il capitano dell'Aeronautica Militare Alessio Ghersi e un'altra persona della quale non è ancora stata resa nota l'identità, entrambi deceduti. L'incidente è avvenuto in una zona impervia e poco accessibile, rendendo complicate le operazioni di recupero dei corpi. Su allarme di testimoni che hanno visto l'aeroplano cadere, da Venezia era decollato un elicottero dei Vigili del Fuoco che tuttavia ha potuto soltanto individuare il relitto. L'ufficiale, 34 anni, marito e padre di due figli, era alla sua quinta stagione di servizio presso il 313° Gruppo di addestramento acrobatico “Frecce Tricolori”, nella cui formazione ricopriva il ruolo di secondo gregario destro “Pony 5”, anche se nel volo di ieri pomeriggio stava pilotando per diletto un monomotore leggero. Nelle vicinanze del luogo dove sono stati ritrovati i resti dell'aeroplano e degli occupanti i soccorritori hanno dovuto allestire un campo base, poiché l'area è impervia e coperta dalla vegetazione, nonché raggiungibile soltanto a piedi.

L'aeroplano Pioneer 300, di costruzione italiana, è realizzato in legno e materiali compositi, ed è apprezzato dagli appassionati per le sue qualità di volo. Stante la grande preparazione di Ghersi, che domani, primo maggio, avrebbe dovuto partecipare alla prima esibizione ufficiale 2023 delle Frecce Tricolori sulla loro base di Rivolto (Udine), è difficile avanzare qualsiasi ipotesi sull'accaduto.

L'esibizione “di casa” della Pattuglia Acrobatica Nazionale è comunque stata annullata. L'Aeronautica Militare e tutta la comunità italiana dei piloti e degli appassionati si è unita al dolore dei familiari. In particolare, il capo di Stato maggiore dell'Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, ha dichiarato che “a nome di tutta la Forza armata si stringe alla moglie e ai loro due bimbi in questo momento di profondo dolore”. Alessio Ghersi, originario di Domodossola, era entrato in Aeronautica Militare nel 2007 e formato nel Corso Ibis V dell'Accademia Aeronautica di Pozzuoli. Divenuto pilota militare, era stato assegnato al 4° Stormo caccia di Grosseto, dove aveva operato con il velivolo Eurofighter svolgendo missioni di difesa sia in ambito nazionale, sia all'estero in operazioni Nato. Umile nei modi, preparatissimo tecnicamente, era tra coloro che più di altri portava con sé la consapevolezza di ciò che rappresentava per il suo Paese.

E' purtroppo il terzo incidente che funesta l'Aeronautica Militare proprio nell'anno del centenario della sua fondazione: all'inizio di gennaio un velivolo Eurofighter era precipitato nei pressi dell'aeroporto di Trapani Birgi rientrando da una missione, mentre il 7 marzo due velivoli U208 si erano scontrati nel cielo di Guidonia durante un volo d'addestramento.

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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