caccia russia SU-75
Difesa e Aerospazio

Il caccia russo SU-75 vuole competere con l'F-35 Nato (e costa molto meno)

L'analisi del nuovo caccia dell'aviazione russa, più leggero e soprattutto molto ambizioso

Il consorzio russo per l'esportazione di armi Rostec e la divisione Uac (United Aircraft Corp, il raggruppamento delle industrie aerospaziali russe), hanno svelato un nuovo caccia leggero dalle caratteristiche antiradar durante la cerimonia di apertura del salone aerospaziale Maks 2021 che si sta svolgendo questa settimana presso la base sperimentale dell'aviazione di Zhukovsky, alla periferia di Mosca.


Discussion: Russia's New 5th Gen Fighter - Su-75 Checkmateyoutu.be


L'aereo è denominato Lts "Checkmate" ed è stato disegnato dai progettisti della Sukhoi. Contrassegnato con la registrazione "RF-0075", pare sia destinato a essere designato Su-75 o a prendere la designazione dell'ufficio di progettazione T-75. Ma seppure Rostec abbia dichiarato che il prototipo è pronto per le prove di volo, analizzandolo in alcuni dettagli pare più probabile che si tratti di un mock-up completato in fretta per essere mostrato, seppur basato su una cellula reale del velivolo. Poco prima della presentazione Rostec ha infatti rilasciato un video in lingua inglese che ha fornito pochi dettagli sull'aereo, ma alludeva al fatto che il Checkmate sia rivolto al mercato delle esportazioni, con Argentina, India, Emirati Arabi Uniti e Vietnam come possibili destinazioni. L'inclusione degli Emirati Arabi Uniti nella lista costituisce un fattore interessante: alla fiera Idex tenutasi ad Abu Dhabi nel febbraio 2017 proprio gli Uae e la Russia avevano annunciato un accordo per la cooperazione industriale sui progetti di difesa, incluso lo sviluppo di un caccia leggero.

Non è chiaro se le Forze aerospaziali russe abbiano però già sviluppato un requisito per questa classe di aeromobili. Intanto però Uac ha anche condiviso sui suoi canali social alcune fotografie del modello trainato verso l'esposizione mentre è coperto sotto alcuni teloni neri che lo hanno quasi nascosto in attesa della una presentazione al presidente Vladimir Putin da parte di Yuri Slyusar, numero uno del gruppo, nel giorno di apertura del Maks il 20 luglio. Ciò che emerge da una prima analisi delle forme e delle informazioni ricevute è che l'Lts è un monomotore a bassa segnatura radar considerevolmente più piccolo e leggero del Su-57 "Felon", con il quale ci sono comunque alcune nette somiglianze come la forma della cabina di pilotaggio, dettaglio che fa pensare a una comunanza di parti. In termini di configurazione il Checkmate mostra qualche somiglianza con un caccia multiruolo sviluppato dall'americana Northrop nei primi anni Novanta, con ala a delta tagliata, derive ampiamente divaricate e senza piani di coda tradizionali. L'ugello di scarico del motore mostra di possedere la meccanica necessaria per essere direzionato, ovvero il Su-75 sarebbe dotato di spinta vettorabile a vantaggio della manovrabilità. Da come appare lo scarico dalle dimensioni del ventre della fusoliera il propulsore scelto sembra essere il motore Npo Saturn Izdeliye 30 che alimenta anche il bireattore Su-57. La sua caratteristica più sorprendente è però la presa d'aria integrale che avvolge la parte inferiore della fusoliera ma con una parte inferiore piatta che ricorda quella del Boeing X-32, ovvero il concorrente perdente del programma Joint Strike Fighter che vide vincere l'F-35.

Yuri Slyusar parlando con la stampa specializzata ha rivelato che in Sukhoi starebbero considerando sia la versione biposto, sia quella "optionally manned", ovvero che potrebbe operare come drone senza pilota a bordo. Per quanto riguarda gli armamenti su entrambi i lati della fusoliera, in posizione anteriore, ci sono alloggiamenti per missili aria-aria a corto raggio, mentre tre vani per ordigni a lungo raggio sono presenti nella baia inferiore. Infine è stato previsto un cannoncino installato lateralmente. Come i suoi concorrenti occidentali il Su-75 Lts dovrebbe comunque essere in grado di trasportare armi su piloni esterni per un totale di 7,4 tonnellate di carico bellico su un opeso massimo al decollo che viene stimato vicino alle 18 tonnellate. L'Uac pubblicizza prestazioni da Mach 1.8 (circa 2.200 kmh), un'autonomia di 2.800 km senza impiego di serbatoi esterni ausiliari con capacità di volare a velocità supersonica senza utilizzare il post bruciatore, e con possibilità di manovrare sotto accelerazioni fino a otto volte l'accelerazione di gravità. Dal punto di vista della gestione logistica e manutentiva, lo Lts dovrebbe presentare l'architettura aperta e automatizzata nota come Matreshka che ha caratteristiche simili a quelle dello dell'F-35, mentre l'elettronica di volo impiega intelligenza artificiale per fornire una funzione di autocontrollo del velivolo al fine di ridurre il carico di lavoro del pilota. Il radar, cuore delle potenzialità di questa generazione di velivoli, dovrebbe essere del tipo a scansione attiva (Aesa), mentre le predisposizioni per alcune antenne visibili in più punti rivelano che saranno installati sistemi di comunicazione di rete avanzati e una potente suite difensiva per la guerra elettronica. Il cockpit, infine, è dotato di un ampio schermo multifunzione che utilizza la tecnologia di controllo vocale.

https://youtu.be/IlRR129-W_8

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Sergio Barlocchetti

Milanese, è ingegnere, pilota e giornalista. Da 30 anni nel settore aerospaziale, lo segue anche in veste di analista. Docente di materie tecniche presso la scuola di volo AeC Milano è autore di diversi libri.

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