Cina marte
(Ansa)
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Difesa e Aerospazio

Anche la Cina è su Marte per cercare tracce d'acqua

Il rover cinese è atterrato sul pianeta rosso; una corsa con gli Usa alla scoperta di un nuovo mondo

Pechino festeggia il successo della missione Tianwen-1, la prima vera impresa interplanetaria nella storia della Repubblica Popolare. Una sua capsula ha infatti raggiunto la superficie del Pianeta Rosso venerdì 14 maggio intorno all'una del mattino italiane; inizialmente i funzionari dell'agenzia spaziale cinese, la China National Space Administration (Cnsa), non avevano confermato il luogo esatto del touchdown, così poco si conosceva delle condizioni del lander che come avviene nelle missioni occidentali contiene il rover.


Ciò che invece era stato annunciato subito è che Tianwen-1 (il cui significato è Scopritore celeste), era arrivata nell'orbita di Marte già nel febbraio scorso dopo essere stata lanciato con un vettore "Lunga marcia" il 23 luglio 2020 dal centro spaziale di Wenchang, sulla costa della provincia di Hainan, nel sud della Cina. Dopo aver girato intorno al pianeta rosso per più di tre mesi con il rover agganciato al suo interno la navicella si è separata dal veicolo orbitante per iniziare il suo tuffo nell'atmosfera marziana, fino alla superficie. Così come era avvenuto per l'ultima impresa della Nasa con Ingenuity, anche la sonda cinese ha dovuto superare i "sette minuti di terrore" prima di poter dare notizie di sé. Uno scudo termico ha protetto il prezioso carico durante la fase più complessa della discesa, quando l'attrito con i gas marziani surriscaldano la parte inferiore del veicolo precedendo l'apertura dei paracadute. Soltanto qualche ora dopo l'ammartaggio la Cnsa ha comunicato al mondo che la zona scelta è quella denominata Utopia Planitia, una pianura che si trova all'interno di un enorme cratere nell'emisfero settentrionale del pianeta. Proprio come durante l'atterraggio del rover Perseverance della Nasa, anche la piattaforma di atterraggio di Tianwen-1 ha acceso alcuni piccoli motori a razzo rivolti verso il basso per rallentare la sua corsa durante gli ultimi secondi della discesa. Soltanto nella giornata di oggi la Cnsa ha confermato ufficialmente il successo dell'operazione, anche se prima lo aveva fatto sui social media la China Global Television Network (Cgtn) gestita da Pachino ma da giorni a stretto contatto con i ricercatori della Macau University of Science and Technology.

Il rover cinese è stato chiamato Zhurong come l'antico dio del fuoco nella mitologia cinese e si separerà dal lander scendendo lungo una rampa dispiegabile grazie alle sue sei ruote. Il veicolo ha dimensioni simili ai rover americani Spirit e Opportunity, trasporta a bordo sei strumenti scientifici tra cui due videocamere panoramiche, un radar capace di penetrare nel terreno, un rilevatore di campi magnetici e un laser che può essere usato per colpire le rocce e studiarne la composizione. Infine è dotato di uno strumento meteorologico per studiare il clima marziano. Una volta al suolo Zhurong dovrebbe funzionare per almeno 90 giorni, pari a circa 93 giorni terrestri, vagando per studiare la composizione del pianeta e cercare segni di acqua ghiacciata. Si ritiene infatti che la zona di Utopia Planitia contenga grandi quantità d'acqua ghiacciata sotto la sua superficie, non a caso fu anche la zona esplorata dalla sonda Viking 2 inviata dalla Nasa nel 1976, quando la tecnologia disponibile era però molto limitata.

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