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Tecnologia

La tua identità (digitale) vale non più di 1000 dollari

Viviamo in un mondo in cui ogni singola informazione che ci appartiene – volendo generalizzare – in un mondo o in un altro è stata digitalizzata.

Non parliamo solo di indirizzi e carte di credito, ma anche di tutti quei dettagli della nostra sfera personale che da anni oramai abbiamo trasformato in linee di codice con il nostro essere Social.

Ecco perché 1000 dollari (e stiamo parlando di cifra massima): è quanto serve ad un Criminal Hacker per comprare – nel Dark web – tutte le informazioni necessarie a sottrarci la nostra identità digitale.

Basta fare "un giro" nella parte oscura della rete per rendersi conto quanto sia fragile questo concetto.

Secondo il sito PrivacyAffairs.com, pagando la cifra, è possibile acquistare l'intero pacchetto dati di una determinata persona (a patto, naturalmente, che questa sia stata vittima di un furto di credenziali) contenente documenti come passaporti e carte d'identità, credenziali bancarie e accessi a ogni tipo di utility, social o piattaforma.

Ma non è neppure necessario, ahimè, spendere queste cifre per arrecare danni ingenti.

Gli accessi ai sistemi home banking "rubati" possono essere acquistati per un prezzo medio che non supera i 40 dollari, mentre i dettagli completi di una carta di credito, compresi i dati associati, che costano tra i 14 e i 30 dollari.

È interessante notare che le carte di credito statunitensi sono valutate significativamente meno - 17 dollari in media - rispetto a quelle di altre nazioni, grazie all'elevata offerta (ma si sa che gli americani hanno una certa "passione" per questi sistemi di pagamento). Le carte israeliane, al contrario, vanno per 65 dollari.

Dopo aver comprato i dati, i criminali possono ordinare documenti falsi da abbinare, tra cui patenti di guida di alta qualità per 400 dollari ciascuna.

Una carta d'identità nazionale europea costa in media 500 dollari, mentre un passaporto americano costa 4.500 dollari.

Un mercato in evoluzione

Il mercato dei dati rubati, grazie anche alle particolari condizioni dettate dall'emergenza globale, nell'ultimo anno ha visto un vero e proprio boom.

Un boom che si è tradotto in una quantità mai registrata prima di dati sensibili sottratti illegalmente disponibili come mercanzia per i Criminal Hacker.

Nonostante l'aumento dell'offerta, però, i prezzi delle carte di credito clonate e dei dati dei titolari di carta associati sembrano effettivamente aumentare su tutta la linea rispetto agli anni precedenti.

L'aumento dei prezzi è molto probabilmente dovuto a una combinazione di fattori come l'aumento dei rischi per ottenere le informazioni, l'aumento del beneficio per gli acquirenti di utilizzare le stesse e l'aumento della qualità/precisione dei dati della carta.

O, semplicemente, potrebbe trattarsi della buona vecchia inflazione.

I social "scendono", salgono le Criptovalute

I prezzi per gli account di social media violati, invece, sembrano essere in calo su tutta la linea, con un account di Facebook violato che ora costa 75 dollari, rispetto ai 65 dollari dell'anno scorso. Un account Gmail violato ha dimezzato il suo valore nell'ultimo anno, passando da 156 dollari a soli 80 dollari.

Nel frattempo, come sostengono anche i ricercatori, i mercati del dark web sono traboccanti di elenchi di account di trading online e soprattutto di wallet per criptavalute come Coinbase, LocalBitcoins, Kraken, Cex e altri.

Un conto LocalBitcoins, per esempio, costa 350 dollari, salendo a 610 dollari per Coinbase e 810 dollari per un conto Kraken.

I Criminal Hacker che vendono nel Dark Web, si stanno anche liberamente ispirando agli e-commerce "regolari", con alcuni che offrono anche offerte 'compra uno, prendi uno gratis' o con offerte lampo stile Amazon.

Stanno anche diventando più attenti alla sicurezza, insistendo sempre più su Monero per il pagamento e comunicando solo attraverso la crittografia PGP.

E, come se non bastasse, stanno ampliando la loro gamma di "offerte", vendendo ora servizi web come Uber o account Ancestry.com - del valore di 8 dollari ciascuno - o account eBay (con quelli con buone valutazioni) venduti fino a 1000 dollari ciascuno.

Cosa ci dicono queste cifre

I dati di mercato del dark web potrebbero – in particolare ai non addetti del settore – fornirci non troppi spunti d'interpretazione.

Ma ciò raccontano principalmente è una potente prospettiva su quanto siano davvero preziosi i nostri dati personali, e quanto sia lucrativo sfruttarti.

La realtà è che i Criminal hacker raramente prendono di mira persone specifiche. Con l'enorme quantità di dati disponibili per l'acquisto, hanno solo bisogno di fare il gioco dei grandi numeri e, se non siamo in grado di proteggerci, saremo noi a pagarne il prezzo. Non abbassiamo la guardia!

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Pierguido Iezzi