Hacker
(Ansa)
Cyber Security

Ritratto di un cyber criminale

La Rubrica - Cybersecurity Week

Quando si parla di criminali della rete o se preferite di hacker schierati con il “lato oscuro” l’immagine dell’incappucciato è quella prevalente. Ogni tanto, però, capita che alcuni di loro finiscano intrappolati nelle maglie della giustizia e questo ci permette di dare un volto reale al nemico che si muove al di là dello schermo. E’ questo il caso di Sebastien Vachon-Desjardins.

Questo trentaquattrenne canadese ha ammesso di fronte a un tribunale della Florida di appartenere alla cybergang di matrice russa NetWalker. Secondo le accuse sarebbe stato tra gli autori di una serie di attacchi, di cui 17 ai danni di aziende canadesi, tra l’aprile e il dicembre del 2020. A seguito dell’operazione che ha portato al suo arresto, la polizia gli ha sequestrato circa 800 mila dollari canadesi in contanti e Bitcoin per un controvalore di circa 27 milioni di dollari statunitensi. Ma chi è realmente Vachon-Desjardins?

Possiamo dire che aveva almeno tre vite. La prima legale come consulente informatico per il governo federale canadese. La seconda e la terza entrambe illegali poiché oltre a essere una pirata della rete era anche uno spacciatore di droga. Attività per la quale era stato condannato a 3 anni e mezzo nel 2015 e ad altri 4 anni e mezzo il mese scorso, dopo un arresto avvenuto nel 2020 per la detenzione di 25 mila compresse di metanfetamina.

Verrebbe da pensare che la vocazione al crimine fosse parte della sua natura e questo è un aspetto interessante perché sembra confermare su scala molto piccola quello che da qualche anno si afferma in termini generali: il mercato del cyber crime ha superato di gran lunga quello del traffico di droga. Un elemento che dovrebbe fare riflettere su quale futuro ci aspetta con criminali sempre più abili che progressivamente si sposteranno verso il mercato più ricco. Come esiste la cosiddetta “guerra ibrida” ci dovremo confrontare anche con la “criminalità ibrida”, e questa sarà infinitamente più pericolosa di quella attuale, soprattutto se continuiamo a pensare che per contrastare questo tipo di delinquenti basti formare tanti bravi tecnici.

Non mi stancherò mai di ripetere che quando si parla di sicurezza informatica o cyber security conta molto più chi sei di quello che sai. Un’ultima nota di colore. Se nell’immaginario collettivo l’hacker viene rappresentato con il classico fisico da nerds, le foto di Vachon-Desjardins smentiscono anche questo luogo comune, visto che ricorda più da vicino quello di un body builder.

I più letti

avatar-icon

Alessandro Curioni