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Cyber Security

Il mondo del web troppo grande per l'uomo

La Rubrica Cybersecurity Week

Si dice che nel corso della storia il genere umano abbia subito tre mortificazioni. La prima quando Copernico decretò con la teoria eliocentrica che l'uomo non era al centro dell'universo. La seconda con la teoria evoluzionistica di Darwin in cui si stabilì che l'uomo non era immagine di Dio. La terza a opera di Freud che stabilendo l'esistenza di un inconscio chiarì come l'uomo non fosse padrone a casa sua (nella sua testa). I tempi sono maturi per la quarta mortificazione che sancirà come l'uomo non sia in grado di controllare le sue creazioni.

Questo verbo significa "Verificare una cosa per accertarne la regolarità e l'esattezza" o anche "vigilare, sorvegliare", stando al dizionario Treccani della lingua italiana. Per comprendere come a breve, immaginando ottimisticamente che non sia già una realtà oggi, Internet e in generale le tecnologie dell'informazione siano ampiamente al di fuori della nostra portata non abbiamo necessità dell'intuizione di un genio, bastano semplicemente i numeri presenti e futuri.

La Rubrica Cybersecurity Week

Allo stato attuale esistono 31 miliardi di dispositivi IoT connessi che diventeranno 75 miliardi nel 2025. Le righe di codice dei software attualmente in commercio sono stimate in 170 miliardi che nel 2025 diventeranno 338. Il numero di download di app mobile ha raggiunto i 247 miliardi di installazioni: considerando che ha oggi sono attivi 5,3 miliardi di contratti, significa che ogni utente utilizza circa 46 app. Aggiungiamo che il traffico Internet dovrebbe raggiungere i 5 zettabyte l'anno nel 2022.

Adesso una piccola "perla" sulla torta perché si prevede che entro quest'anno il 15 per cento di tutti i servizi erogati dalle aziende ai clienti saranno completamente gestiti da intelligenze artificiali. Infine, cosa più importante, i dati immagazzinati in sistemi interconnessi raggiungeranno nel 2025 i 200 zettabyte, che significa lo stesso ordine di grandezza delle stelle presenti nell'intero universo (di cui riusciamo a vederne una frazione infinitesimale).

Proprio questo paragone ci riporta a quella prima mortificazione copernicana. Come possiamo ragionevolmente controllare una quantità simile di informazioni? Quello che si trova al di là dello schermo non è più un mondo, ma ha assunto le dimensioni di un universo, popolato da dati e da software che li gestiscono con un grado di autonomia sempre maggiore, per poi fornirci delle sintesi la cui correttezza è per noi inverificabile. Negli anni Cinquanta il filosofo Gunther Anders scriveva "L'Uomo Antiquato", una delle sue opere più celebri dedicata al rapporto tra uomo e macchina e ci ha lasciato una frase che, in questo contesto, trovo illuminante: "Le ali senza Icaro volerebbero". Ecco la quarta mortificazione.

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Alessandro Curioni