
Lo Stato affronta il virus senza armi. Adesso persino Borrelli lo ammette
Il capo della Protezione civile ci aveva scritto per vantare la sua preparazione. Ora è egli stesso a dire che nulla sta funzionando come avrebbe dovuto. Dal fisco alle aziende chiuse, tutto sembra improvvisato.
Ovviamente non ce n'era bisogno, perché le testimonianze dell'impreparazione con cui abbiamo affrontato questa guerra le abbiamo lette e ascoltate tutti. Tuttavia quella di Borrelli è la confessione senza se e senza ma di una sconfitta. Anzi, l'intervista a Repubblica è la certificazione di un disastro, peraltro annunciato. In quell'articolo di venti giorni fa sostenevo che non si può combattere a mani nude contro un'epidemia e l'uomo che ogni sera ci aggiorna sui morti, nella sua lettera, obbiettò che nessuno era costretto a combattere a mani nude. «Voglio tranquillizzare i suoi lettori», scrisse con un tono indispettito. La realtà ci ha dimostrato invece che non c'era alcun motivo per essere tranquilli, perché i nostri soldati, ossia i medici e gli infermieri, nel rispetto della storia patria, cioè come in tutti i conflitti mondiali, sono stati mandati al fronte disarmati.
Leggi l'articolo completo su «La Verità»
Per essere immortali non serve la fretta
Peter Gabriel torna con un disco e un tour dopo vent’anni di silenzio. E come lui, tante altre «vere» rockstar sono di nuovo in scena. Si scopre così perché l’assenza fa brillare molto più della presenza