Vademecum di bordo: come vestirsi in barca
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Vademecum di bordo: come vestirsi in barca

Certamente, le dimensioni della barca fanno la differenza ma, in generale, il principio da cui partire è che vivere in barca significa vivere in libertà e, dunque, non occorre pensare a capi sofisticati, ma semplici e funzionali

Cosa si deve mettere nella valigia per una vacanza in barca estiva? Costumi, cappelli, vestiti, occhiali da diva di Hollywood? Oppure abiti tecnici con t shirt e polo di lino o cotone?

Certamente, le dimensioni della barca fanno la differenza ma, in generale, il principio da cui partire è che vivere in barca significa vivere in libertà e, dunque, non occorre pensare a capi sofisticati, ma semplici e funzionali.

Perché in barca le condizioni climatiche che vanno affrontate sono: caldo, vento, umido.

Senza dimenticare che sulle barche di quasi ogni dimensione i movimenti sono più atletici che in casa, quindi i capi devono consentire flessibilità e stabilità.

Il passaggio da condizioni molto calde a fresche può essere istantaneo, soprattutto su barche a motore che creano wind-chill con la loro velocità.

Ecco perché sarà sempre essenziale avere a portata di mano un capo leggero che ripari dal vento e una “lana“ che stabilizzi la temperatura corporea.

Graditissimi dunque i maglioni di cashmere leggero e qualche camicia di lino dai colori pastello.

Alle donne consiglierei di dimenticarsi il trucco, i tacchi e i tailleur indossati giorno e sera nelle interminabili giornate di lavoro, dotandosi di pantaloncini in jersey o lino, senza dimenticare due o tre parei che si lavano e asciugano in nemmeno un’ora.

Parola d’ordine: semplicità.

In barca, normalmente, si cammina a piedi nudi e, dunque, anche le scarpe non rappresentano un problema.

La valigia deve essere pensata con soluzioni elegantemente semplici, che è poi lo spirito della barca.

Capi complicati, scomodi, inutilmente vistosi saranno inutili, non eleganti e di impiccio durante l’uso barcaiolo.

Non dimenticatevi mai il cappello: ottimi quelli sportivi da baseball o da basket. Ma vanno bene anche i classici cappelli in paglia.

Non sarà una questione di colori, ma di forme e materiali, e di coerenza con l’ambiente marino.

È facile commettere lo stesso errore che si farebbe andando a fare una passeggiata in campagna con delle scarpe a spillo!

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Daniela Missaglia

Avvocato matrimonialista e cassazionista, è specializzata in Diritto di famiglia e in Diritto della persona. Grazie alla sua pluridecennale esperienza è spesso ospite in trasmissioni televisive sulle reti Rai e Mediaset. Per i suoi pareri legali interviene anche su giornali e network radiofonici. Info: https://www.missagliadevellis.com/daniela-missaglia

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