Addio Vivienne!
Vivienne Westwood (AXEL SCHMIDT/DDP/AFP via Getty Images)
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Addio Vivienne!

Ci ha lasciato Vivienne Westwood, icona del Punk e decisamente una delle ultime vere stiliste di moda al mondo

Eclettica, ribelle, originale, anticonformista… non basterebbe una pagina di aggettivi per descriverla per tanto unica e inimitabile! All’età di 81 anni ci ha lasciato ieri Vivienne Westwood, icona indiscussa del movimento Punk nonché regina delle passerelle internazionali.

In più di 50 anni di attività, Dame Westwood ha scritto interi capitoli della storia della moda, con grande cultura ed enorme rispetto ha saputo evolvere l’estetica e rivoluzionare i costumi. Un’estetica eclettica e provocatoria che ha sempre trovato le proprie radici nella storia del costume, in particolare nell’heritage della sua amata Inghilterra.

Dai molti ritenuta «la stilista pazza», in realtà Vivienne Westwood si è sempre contraddistinta per la sua forte identità e per la sua integrità morale, anticonformista per natura e non solo per definizione, non si è mai inginocchiata davanti all’altare dei costrutti sociali. «L'unica ragione per cui lavoro nella moda è per distruggere la parola conformismo».

Le sue collezioni non solo hanno definito un’estetica moda unica e originale, ma sono diventate un mezzo per sostenere problematiche sociali e ambientali, dai diritti umani alla sensibilizzazione verso il riscaldamento globale. Pioniera indiscussa del concetto di sostenibilità, il suo motto «Buy less, choose well» (compra meno, scegli meglio, ndr) passerà alla storia. «La lotta non è più tra le classi o tra ricchi e poveri, ma tra gli idioti e gli eco-coscienti».

(Photo by Martin Keene - PA Images/PA Images via Getty Images)

La sua storia comincia in un paesino del Derbyshire dove nasce l’8 aprile del 1941 come Vivienne Isabel Swire. Ben presto si trasferisce con la famiglia nella periferia londinese dove tra vari tentativi didattici e professionali comincia ad avvicinarsi al mondo della moda e dell’underground sovversivo di una Londra ombelico del mondo.

Sono gli anni Sessanta della Swinging London. L’evento catartico arriva nel 1965 quando Vivienne incontra Malcom McLaren, promotore musicale e creatore dei famigerati Sex Pistols. Amici, complici, amanti, i due intraprendono un percorso personale/professionale dettato dai valori anarchici e anticonformisti della filosofia Punk.

Nel loro storico negozio in King’s Road, denominato prima «Too fast to live, to young to die», poi «Sex» e infine «World’s End», le creazioni originali propongono t-shirt strappate, pantaloni kombat, giubbotti in pelle vissuti e abiti tenuti insieme da spille da balia. Una vera e propria rivoluzione. Da qui un’escalation di successi che porterà il marchio Vivienne Westwood sulle passerelle parigine dagli anni Ottanta a oggi.

Un successo cosi imponente e una figura così incisiva che porterà addirittura Vivienne Westwood a Buckingham Palace, nel 1992, davanti a Sua Maestà la Regina Elisabetta per ricevere l’onorificenza dell’Order of the British Empire. Vivienne si presenterà alla cerimonia senza indossare l’intimo come svelerà lei stessa alla fine della cerimonia!

«I miei vestiti hanno una storia. Hanno un'identità. Hanno un carattere e uno scopo. Ecco perché diventano dei classici. Perché continuano a raccontare una storia. La stanno ancora raccontando» (V.Westwood). E continueranno a raccontarla per tutti gli anni a venire.


(Photo by John van Hasselt/Sygma via Getty Images)

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Alessandro Ferrari