Saint Laurent firma una collezione speciale dedicata a Basquiat
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Saint Laurent firma una collezione speciale dedicata a Basquiat

«Non penso all’arte quando lavoro… Cerco di pensare alla vita». La vita di Jean Michel Basquiat è breve - morto a 27 anni per overdose viene spesso definito «il James Dean dell’arte» - ma il suo contributo lo ha reso uno degli artisti più influenti del Ventesimo secolo. Capace di portare i suoi graffiti dai sobborghi del Lower East Side di Manhattan fino ai più importanti musei di tutto il mondo, Basquiat è stato il più giovane artista a esporre alla Whitney Biennal di New York.

Le sue opere sono poesie visive che raccontano «dicotomie suggestive» come ricchezza e povertà, integrazione e segregazione, corpo e anima. Secondo il critico d’arte Franklin Sirmans, Basquiat è stato in grado di appropriarsi di poesia, disegno e pittura e ha sposato testo e immagine, astrazione, figurazione e informazioni storiche mescolandole alla critica contemporanea. Secondo Fred Hoffman invece, l’artista ha «distillando le sue percezioni del mondo esterno fino alla loro essenza e, a sua volta, proiettandole verso l'esterno attraverso suoi atti creativi». Alla sua morte, Basquiat ha lasciato quasi 800 dipinti e 1500 disegni.

La sua opera Untitled (Senza nome, ndr) è stata venduta nel maggio 2017 da Sotheby’s per la cifra record di 110,5 milioni di dollari dal miliardario giapponese Yusaku Maezawa (proprietario anche di In this Case, la seconda opera più costosa dell’artista). Con questa vendita, il quadro di Basquiat è diventato una delle dieci opere più costose della storia.

Oggi, fino al 7 settembre, una serie di litografie, serigrafie e alcuni oggetti degli anni Ottanta legati alla figura del pittore - come i piatti in ceramica appartenuti Andy Warhol (caro amico di Basquiat), un cucchiaio, e una giacca di jeans di una delle prime aste per la lotta all’Aids - saranno in mostra nella boutique di Parigi grazie a Galerie Enrico Navarra. Navarra, scomparso l’anno scorso all’età di 67 anni, è stato uno dei principali collezioni di Jean Michel Basquiat e a lui si deve il catalogo completo delle opere dell’artista, pubblicato nel 2000 in tre volumi.

Insieme a questa incredibile mostra, organizzata in collaborazione con l’Estate of Jean Michel Basquiat, Saint Laurent Rive Droite ha deciso di dare vita a una collezione di pezzi esclusivi che riprendono alcuni lavori dell’artista. Anthony Vaccarello - direttore creativo della maison - ha infatti creato una serie di articoli in co-branding. Felpe, tshirt, tote bag, zaini, cover per iPhone, ma anche due tavole da skimboard e un set di tre tavole da skateboard da collezione che trascendono la loro funzione per diventare opere d’arte. In vendita anche una selezione di libri che raccontano la vita e il lavoro di Basquiat.

Il legame dell’artista con la moda si rinsalda dopo tutti questi anni. Già nel 1987 - un anno prima della sua morte - Jean Michel aveva collaborato con Commes des Garçons, sfilando per la collezione primavera/estate di quell’anno.

Saint Laurent è l’ultima in una serie di collaborazioni che negli ultimi anni hanno coinvolto le opere dell’artista. Pensiamo alle sneakers Reebok della collezione autunno/inverno 2009, ma anche alle tshirt del colosso giapponese di fast fashion Uniqlo, alle Dr. Martens decorate con i dipinti di Basquiat e le custodie per il telefono di Casetify, fino ad arrivare alla collezione con Coach del 2020.

Prova che il lavoro di Jean Michel Basquiat, ieri come oggi, è in grado di conquistare e coinvolgere persone di tutte le età.

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Mariella Baroli