Maison Dior: tra passato e futuro
(Adrien Dirand)
Moda

Maison Dior: tra passato e futuro

«Volevo diventare un architetto. In qualità di sarto ho l'obbligo di osservare le leggi e i principi architettonici». Luci bianche al neon compongono questa frase pronunciata da Christian Dior. Così dà il suo benvenuto la nuova boutique della Maison a Parigi, inaugurata il 6 marzo scorso dopo oltre due anni di lavori.

L’indirizzo 30 Montaigne, nel cuore della capitale francese, torna a essere la casa del marchio dopo che Dior ne rimase incantato, oltre 75 anni fa. Proprio tra le mura di questo hôtel particulier sono nate le collezioni che hanno fatto della Maison l’emblema dell’eleganza parigina e della haute couture francese.

La nuova boutique, a opera dell’architetto Peter Marino, si dispiega su oltre 10.000 quadrati. Uno straordinario «rifugio delle meraviglie», come lo avrebbe descritto Monsieur Dior. In un perfetto equilibrio tra stile neoclassico e purezza contemporanea, 30 Montaigne celebra la molteplicità di savoir-faire, art de vivre, gastronomia e cultura. Una vetrina moderna e poliedrica che al suo interno presenta una boutique, punteggiata da opere d’arte e creazioni esclusive; un’alcova interamente dedicata alla bellezza, ai profumi e al benessere; «Galerie Dior», omaggio alla prima vocazione del fondatore come gallerista, ingrandita dalla scenografia narrativa di Nathalie Crinière; gli atelier haute couture e haute joaillerie, riflesso dell’eccellenza Dior; «Le Restaurant Monsieur Dior» e «La Pâtisserie Dior» entrambi infusi della creatività dello chef francese Jean Imbert; tre giardini che hanno visto la collaborazione del designer Peter Wirtz; e infine «La Suite Dior» per trascorrere una notte memorabile all’insegna dell’ospitalità à la française.

L'incantevole nuova aura di questo edificio ricco di storia - dal suo maestoso Grand Escalier alla sua iconica Cabine, sottilmente restaurata al suo stato originale - promette un'esperienza senza tempo, invitando i visitatori in un viaggio deliziosamente inaspettato e senza precedenti che non può essere vissuto «da nessun'altra parte».

Racconta Pietro Beccari, Presidente e CEO di Christian Dior Couture: «Sono estremamente felice e orgoglioso di vedere questo sogno straordinario, questo progetto eccezionale - che io e la mia squadra abbiamo portato avanti con tutta la nostra passione - finalmente diventare realtà. Più che una riapertura, il 30 Montaigne è una reinvenzione totale e un simbolo vivente del nostro DNA: la nascita di un regno come nessun altro al mondo, dove si dà libero sfogo ai sogni e si può scrivere una nuova pagina senza precedenti nella storia di Dior, della moda e di Parigi».

credits: Kristen Peleou

Il sartoriale contemporaneo di Kim Jones per Dior Homme

Haute couture e pret-a-porter si stringono in un dialogo appassionante, guidati dalla creatività di Kim Jones, nella collezione primavera-estate firmata Dior Homme. Il creativo sceglie di reinterpretare l’arte della sartoria inondandole un nuovo senso di raffinatezza a classe.

I pezzi iconici Dior, riconoscibili in tutto il mondo da decenni, assumono un aspetto più contemporaneo, si adattano ai tempi moderni, senza però perdere il loro allure. Ogni creazione è progettata e realizzata per accompagnare l’uomo nel quotidiano, dal mattino fino alla sera, attraverso look che vanno dal casual al formale con naturalezza, come il cliente Dior.

l’abito da smoking rimane un must-have, rivisitato con curve di audace eleganza, ispirate allo sportswear tanto caro a Jones. Un secondo modello, ispirato all’abbigliamento da lavoro, afferma un carattere più urbano mentre la terza versione con cerniera trasmetta un’idea di comfort.

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Mariella Baroli