Certificazioni, test e fashion hub per il mondo moda
Moda

Certificazioni, test e fashion hub per il mondo moda

Da 40 anni, Analytical Group si occupa ai massimi livelli del mondo della certificazione in diversi settori eseguendo analisi e prove sia in laboratorio che sul campo e oggi punta a diventare leader di settore per il prodotto moda.

Fondato nel 1982 ad Arzignano, in provincia di Vicenza, il gruppo è cresciuto fino a diventare uno dei principali player internazionali per le imprese offrendo i suoi servizi di supporto alla compliance internazionale dei prodotti, accreditati in tutto il mondo, in oltre 80 Paesi.

Guidato da Mattia Armelli, ceo di AConsulting e cco di Gruppo per Analytical, manager e imprenditore con anni di esperienza sul campo, esperto di economia, marketing e management, che dichiara: «L’obiettivo di Analytical Group è diventare leader nel testing di prodotto per il mondo della moda e nella certificazione. Le nostre attività si basano sull’innovazione, per offrire le migliori tecnologie, e sull’esperienza di tecnici specialistici pronti a dare consulenza alle aziende anche su regolamentazioni, labeling e processi di verifica della supply chain».Matt

Mattia Armelli

Con diverse sedi operative a livello internazionale ideali per supportare l’espansione dei clienti anche nei mercati esteri, il team opera nei segmenti dell’ambiente, dell’agrifood, nel settore elettromeccanico e nella moda per la quale ha aperto anche uno speciale laboratorio dedicato alla calzatura, in collaborazione con il Politecnico Calzaturiero.

All’interno di Lab4Fashion, il nuovo Fashion Hub situato a Scandicci, a poca distanza dalle aziende produttive di concerie e pelletterie, le griffe di moda troveranno servizi B2B esclusivi, come prove sul prodotto finito, sulle parti metalliche e su diversi materiali come pellami, tessuti e pvc.

Prosegue Armelli: «Vogliamo offrire ai nostri clienti accreditamenti internazionali e globali ma con presenza locale tramite i progetti del Fashion Hub focalizzati sulle esigenze delle aziende e dei marchi di moda, forti della profonda esperienza maturata nella nostra prima località nota per essere al centro di un importante distretto manifatturiero legato al settore della lavorazione del cuoio».

Un nuovo servizio di ‘Fast Track’ permetterà ai clienti di tutto il mondo di beneficiare di un canale rapido di test, con tempistiche veloci e azioni specifiche e immediate.

L’azienda infatti ha aperto diversi hub internazionali pari a quello di Scandicci impiegati nelle analisi di materiali e prodotti finiti, che garantiscono le medesime certificazioni, ad esempio, ISO/ERC 17025 (per test chimici e fisici), ILAC per i metodi GB Standard su sicurezza doganale per l’import nel mercato cinese e USA CPSIA per quello americano.

Le prove su cuoio, tessuti, accessori metallici e tutte le tipologie di prodotto finito, sia per il mondo bambino che adulto, costituiscono il cuore dell’impegno quotidiano del lavoro all’interno degli hub, alla ricerca della sicurezza sull’utilizzo dei coloranti, dei metalli, per test di conformità specifici e performance test che dichiarano il livello, ad esempio, di impermeabilità, tenuta contro lo sfregamento e l’usura, mantenimento dei trattamenti su lavaggi e colori, e così via.

Negli ultimi due anni, Analytical Group ha sottoscritto importanti partnership con diversi utility provider per l’utilizzo di energia proveniente da sole fonti rinnovabili, certificando ogni passaggio come ZDHC (Zero Discharge of Hazardous Chemicals), con l’obiettivo di ridurre l’impronta chimica anche per quanto riguarda il settore moda dove si punta ad eliminare le sostanze chimiche pericolose sostituite da una chimica tessile sostenibile.

«Sarebbe riduttivo pensare che la sostenibilità si realizzi però solo in ambito chimico; – precisa Mattia Armelli – tanto che stiamo affrontando altri temi urgenti sul mondo che ci circonda e sulle persone che lo popolano. Il Gruppo ha deciso di sostenere due nuovi progetti: 3Bee, startup agri-tech che sviluppa sistemi IOT e machine learning di monitoraggio e diagnostica per la salute delle api, e l’onlus AISMAC, che incoraggia la ricerca scientifica e fornisce l’assistenza ai malati di patologie neurologiche rare, croniche o invalidanti».

Come prime azioni concrete, infatti, sono appena stati acquisiti più di cento alveari, a salvaguardia di 135 mila api e 135 milioni di fiori impollinati all’anno.

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Barbara Tassara