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La coppia funge come ansiolitico?

Cosa accade nella coppia quando le farfalle nello stomaco volano via?

Non immaginavo che il post precedente avrebbe scosso tanti animi

Sono  molte le coppie in crisi che si rivolgono agli psicologi. Molti problemi vengono imputati al fatto che non c’è più entusiasmo nell’affrontare la vita di coppia … in altre parole non c’è più quell’energia vitale che c’era all’inizio!

Beh … fino a qui niente di strano … la fase di innamoramento non è eterna. In realtà il periodo delle “farfalle nello stomaco” non è a tempo indeterminato e, dopo un lasso di tempo fisiologico, il cervello si rompe letteralmente le palle della doccia continua di neurotrasmettitori legati all’innamoramento ...

Da questo momento in poi la passione non verrà più in soccorso della coppia, che si ritroverà a confrontarsi con la quotidianità, con la routine e con i litigi non risolti … a colpi di sesso! In altre parole, la coppia si trova ad affrontare la coppia. In questa fase ci si trova davanti all’altra persona, con i suoi difetti, con le sue diverse opinioni, col suo essere diversi da noi … e la situazione si complica!

L’approccio più ingenuo per appianare le differenze fra gli individui è quello di adoperarsi con strategie poco funzionali per una salvaguardia (non reale) della coppia. Gli ansiolitici coniugali appunto! Quando le dinamiche cambiano gli esseri umani spesso reagiscono ai mutamenti  con l’ansia. Inutile dire che l’ansia ha molte forme … e quando non viene gestita efficacemente si ripercuote sulla coppia. Peccato che le tattiche per gestire l’ansietà sono spesso degli autentici disastri!

Quali sono gli ansiolitici più comuni? Frequentemente si ricorre a tutte quelle azioni socialmente accettate … e talvolta incentivate,  che formalmente  mettono l’etichetta “occupato” al nostro partner. Intendiamoci bene, questi comportamenti non sono errati per loro natura, è il valore ansiolitico che viene loro attribuito che diviene una bomba al fosforo sulla coppia.

Mi riferisco a: fidanzamenti ufficiali, anelli, feste pompose, mutui, matrimoni, figli … tutte azioni bellissime (a parte i mutui) se attuate in virtù di un desiderio autentico di legame! … O chiodi alla bara del vostro rapporto se attuate per illudervi che la vostra unione sia sicura come un bunker antiatomico.

Tanto per capirsi, a nessuno piace confrontarsi con la diversità dell’altro! Raffrontarsi ogni giorno con le differenze ideologiche, valoriali, comportamentali, religiose, di routine, percettive ecc. è una grandissima fatica! … Ma è anche opportuno capire che nel momento in cui la risposta all’ansia è costituita da comportamenti-ansiolitici siamo fuori strada. Tanto per essere chiari: non esistono figli, contratti, mutui, anelli o feste in grado di legare realmente le persone. La qualità del legame è determinata da ben altri elementi … non da questi sedativi dell’ansia!

A noi esseri umani piace avere un po’ di certezze e una certa routine, ciascuno di noi ha delle ansie latenti da gestire … ma nel momento in cui i comportamenti per risolvere i problemi di coppia (o prevenire l’abbandono) sono prevalentemente quelli che attaccano il cartellino “occupato” sul partner … la situazione non favorisce un buon equilibrio coniugale.   

Purtroppo ho visto (in non pochi casi) nei mazzi di fiori e nei matrimoni pomposi la voglia di appianare tutte le incomprensioni, le differenze e le problematiche … non c’è che dire … una bella scorciatoia per non mettersi realmente alla prova all’interno della coppia! … Peccato che non funzioni! Un problema seppellito da un matrimonio risorgerà come uno zombie nell’alba dei morti viventi … occhio!

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Matteo Marini