Bilancio positivo nel lungo week end della 26° di serie A. Qualche sbavatura, ma in generale buone direzioni di gara da parte dei fischietti della squadra di Messina e in particolare viene promosso dalle moviole Rocchi che era stato spedito a fare Napoli-Inter. Il fischietto toscano dirige con personalità, commette qualche errore nella gestione dei cartellini ma è preciso negli episodi che determinano il risultato della sfida. E’ rigore il contatto di Henrique (poi espulso) su Palacio, mentre è giusto ammonire Mertens per simulazione quando va a cercare le gambe di Ranocchia in area. Sul gol dell’1-2 la posizione di Guarin è di fuorigioco non attivo perché non disturba la visuale di Koulibaly che sulla linea tenta un intervento disperato. C’è il dubbio di un fallo di Inler su Shaqiri in partenza dell’azione del gol del vantaggio partenopeo, ma le moviole assolvono il fischietto.
Napoli-Inter 2-2: c’era il rigore su Palacio
Chi ha ragione per lamentarsi, invece, è il Cesena che si vede negare un rigore contro il Palermo; Andelkovic spinge con entrambe le mani Defrel e la pressione pare sufficiente a determinare il fischio del fallo che non avviene perché Banti lascia correre. Errore grave e determinante sul risultato finale della sfida. Qualche dubbio c’è anche in Chievo-Roma per un intervento di Schelotto su Gervinho. Mazzoleni propende per il non fallo e le moviole si dividono ma, nella maggioranza, gli sembrano dare ragione. E’ fotuito, invece, il terribile scontro tra Mattiello e Nainggolan che costa al giocave veronese la frattura esposta di tibia e perone: non c’è cattiveria alcuna e i due entrano con foga.
In Udinese-Torino il numero uno dei nostri arbitri Rizzoli corregge un errore del suo assistente, che gli segnala fuorigioco sulla rete del 3-2 granata. In realtà l’ultimo tocco è dell’udinese Piris e non di un giocatore del Torino e, dunque, il gol deve essere convalidato come poi avviene dopo che Rizzoli si è consultato con il suo collaboratore. Ottimo esempio di come deve funzionare in campo e bravi anche i calciatori ad accettare serenamente il verdetto. In Parma-Atalanta è involontario un tocco di mano di Benalouane che fa gridare al rigore i ducali.
Ecco comunque come Panorama.it ricostruisce la classifica a oggi senza gli errori arbitrali. Vale la tradizionale avvertenza che il parametro preso in considerazione sono le decisioni che avrebbero potuto cambiare concretamente il risultato (rigori non assegnati o che non c’erano, reti annullate o concesse per errore) e che la graduatoria fa riferimento alle moviole dei quotidiani sportivi italiani esprimendo non un valore oggettivo ma una tendenza.
La classifica senza errori arbitrali dopo la 26° giornata
Squadra |
Punti |
Differenza con la reale |
Juventus |
59 |
-2 |
Genoa * |
48 |
+11 |
Roma |
48 |
-2 |
Napoli |
46 |
= |
Lazio |
46 |
= |
Fiorentina |
39 |
-3 |
Inter |
39 |
+3 |
Udinese * |
38 |
+4 |
Sampdoria |
38 |
-4 |
Palermo |
34 |
-1 |
Torino |
34 |
-2 |
Empoli |
33 |
+4 |
Milan |
32 |
-3 |
Sassuolo |
29 |
= |
Verona |
28 |
-1 |
Chievo |
25 |
-1 |
Atalanta |
24 |
= |
Cagliari |
21 |
+1 |
Cesena |
21 |
+1 |
Parma ** |
16 |
+4 |