
Jean Paul Sartre, Il Muro

Notiziario Einaudi

Philippe Diole’, L’ avventura sottomarina

Elsa Morante, Le straordinarie avventure di Caterina

Luciano Bolis, Il mio granello di sabbia

Marcel Granet, La civiltà cinese antica

Gianni Rodari, Filastrocche in cielo e in terra

Gustave Glotz, La civiltà egea

Ernest Hemingway, Avere e non avere

J.D. Salinger, Il giovane Holden

Bruno Munari, Le macchine di Munari
Allestita presso la Galleria Gruppo Credito Valtellinese, questa interessante mostra passa in rassegna mezzo secolo di cultura del Novecento attraverso i libri pubblicati da Giulio Einaudi dal 1933 al 1983, dalla fondazione fino alla crisi finanziaria del 1983 e alle successive traversie che porteranno, nel 1994, al passaggio alla Mondadori.
Ad essere documentato è il mezzo secolo in cui lo Struzzo – che stringe un chiodo nel becco con, sullo sfondo, un paesaggio con un castello e il motto “Spiritus durissima coquit” – è stato, per molti, indiscusso simbolo di qualità e di eccellenza culturale. Un punto di riferimento ideologico e intellettuale, ma anche grafico-editoriale.
Grazie al collezionista Claudio Pavese, che in oltre tremila volumi e documenti ha ricostruito la più ampia e completa storia della casa editrice italiana più influente sul piano culturale e una delle principali a scala internazionale, è possibile per la prima volta vedere da vicino, in un’articolata sintesi di circa 300 pezzi esposti, l’intero catalogo storico pubblicato.
Dal clima cultural-editoriale della Torino di Piero Gobetti e di Carlo Frassinelli ai libri in prima edizione, riviste, pubblicazioni, tutte le collane (ben 92, dai celebri “Coralli” ai “Gettoni” e a “Centopagine”, dalla precorritrice “Collana viola” a “Tantibambini”, solo per citarne alcune) scorrono sotto gl occhi in un intreccio potente di cultura, editoria e grafica, decennio dopo decennio, dagli anni Trenta al vivacissimo secondo dopoguerra.
Protagonisti della mostra – a cura di Andrea Tomasetig, in collaborazione con Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra – sono poeti, scrittori, saggisti di tutto il mondo, ma anche le copertine di artisti di valore internazionale e l’ apporto di grafici come Albe Steiner, Max Huber, Bruno Munari, che fanno dei libri Einaudi – ancora oggi – un modello di design italiano.
Inoltre, l’obiettivo di non disperdere la raccolta, ma di trovarle una destinazione pubblica per favorire la conoscenza del libro e l’amore per la lettura nelle nuove generazioni, dà alla mostra una particolare prospettiva, arricchita anche dalle varie iniziative collaterali ideate (conferenze e conversazioni pubbliche in tema).
I LIBRI EINAUDI 1933-1983
Collezione Claudio Pavese
31 marzo – 23 aprile 2016
Galleria Gruppo Credito Valtellinese
Corso Magenta n. 59 – Milano
