'Crocevia' e 'Le lacrime della bestia' di Yoshihiro Tatsumi
Yoshihiro Tatsumi, Coconino Press
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'Crocevia' e 'Le lacrime della bestia' di Yoshihiro Tatsumi

Il cupo mondo del gekiga in due raccolte di racconti brevi

"Crocevia" e "Le lacrime della bestia" sono due raccolte di storie brevi a fumetti del giapponese Yoshihiro Tatsumi, pubblicate da Coconino Press. Autore famoso come iniziatore, nel secondo dopoguerra, del genere adulto e drammatico del gekiga, Tatsumi è programmaticamente lontano dal manga per ragazzi che l'aveva preceduto (come raccontato nell'autobiografia "Una vita tra i margini").
Si tratta di due selezioni piuttosto diverse tra di loro, accomunate dal presentare storie forti e brutali.

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Lo sguardo non edulcorato sulla società giapponese e sui rapporti tra le persone è una delle caratteristiche salienti di Tatsumi, che ha saputo usare la finzione per esplorare la realtà, anche quella più scomoda, e per scavare nel conformismo ed esporre i conflitti. Le sue storie mettono in atto una ricerca metodica e spietata delle paure e brutture umane, come da programma del gekiga, portando il lettore in una apparentemente interminabile sequela di vicende disperate, con protagonisti destinati a una vita umiliante e a una fine miserabile.

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"Crocevia" si concentra sulla produzione tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta. Le storie sono ambientate nelle metropoli e i protagonisti sono persone comuni di ceto medio-basso, inquadrate anche graficamente in delle tipologie che Tatsumi ripete da una storia all'altra: l'operaio, l'impiegato, la prostituta, il giovane sfaccendato...
Le loro situazioni difficili sono rese ancora peggiori dal disprezzo e dalla cattiveria verso sé stessi e gli altri, e non vi è redenzione. L'incapacità di comunicare è suggellata da lunghi silenzi, monologhi interiori, sfuriate e dialoghi unilaterali. Il sesso è strumento di sfogo, dominazione e sfruttamento.

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"Le lacrime della bestia" campiona i decenni fino alla fine degli anni Novanta e, pur costruendo sullo stile già maturo visto nel volume precedente, presenta una scelta più varia. Le tematiche di alcuni racconti si fanno ancora più estreme, morbose e scioccanti, mentre altri aggiungono una componente malinconica e ironica più marcata che in precedenza. I racconti più recenti, degli anni Ottanta e Novanta, si contraddistinguono per un uso più marcato di metafore e un disegno meno oppressivo, con un tratto più sottile e pulito. L'ultimo racconto, "Lampi", con il suo ribaltamento del nichilismo di Tatsumi in chiave assurda, è un piccolo capolavoro che chiude con una risata un volume altrimenti molto cupo.

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"Crocevia" e "Le lacrime della bestia" di Yoshihiro Tatsumi sono due volumi brossurati in bianco e nero, di 152 e 174 pagine. Sono pubblicati da Coconino Press che li propone rispettivamente a 17 e 17,50 Euro.

Si ringrazia Serena Di Virgilio per la collaborazione nella realizzazione dell'articolo.

'Crocevia' e 'Le lacrime della bestia' di Yoshihiro Tatsumi

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Nicola D'Agostino