Nintendo Switch: ecco il tablet che si crede una console
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Nintendo Switch: ecco il tablet che si crede una console

Svelato il prodotto con cui la giapponese si rilancia nel mondo dei videogame. Uscirà a marzo 2017 e ha un parco giochi invidiabile

Aspettavamo una rivoluzione, un nuovo modo di intendere l’intrattenimento videoludico dentro e fuori le mura domestiche. Lo abbiamo ottenuto? Difficile dirlo adesso, a mente calda, ma i dubbi ci sono, eccome. Nintendo ha tolto il velo a Switch, il dispositivo che fino a ieri tutti conoscevano come “NX”. Non è una delusione, ci mancherebbe, ma di certo ci troviamo dinanzi a un prodotto che va capito, analizzato, come direbbero gli esperti di marketing “targettizzato”. In poche parole, bisogna scoprire qual è il pubblico di riferimento di un oggetto che rappresenta ciò che Nvidia avrebbe dovuto fare qualche mese fa: un perfetto ibrido tra lo Shield K1 e la Shield Android TV.

Per chi non lo sapesse, il primo è il tablet con cui la compagnia californiana ha approcciato il pubblico di videogiocatori mobili, quelli che bastano 5 minuti in metro per tuffarsi tra lande desolate e primi tempi su un campo di calcio; il secondo è invece una console casalinga in miniatura, sia nelle dimensioni che nelle prestazioni. Nulla di assimilabile a Xbox One e PS4 ma comunque in grado di restituire un’esperienza di gioco decente, allargata al mondo digitale delle app e film distribuiti su piattaforma Google.

Cosa cambia

Fin qui le “cattive” impressioni. Si, perché sarebbe riduttivo considerare Nintendo Switch solo come un qualcosa di già visto. È chiaro (lo era già con la prima Wii) che la compagnia giapponese non vuole, e probabilmente non vorrà mai, competere con Microsoft e Sony. Partendo da una tale considerazione, non si possono che trarre ottimi spunti dalla novità appena introdotta.

Design e funzioni

Partiamo da qui: cos’è e come è fatta la Switch? Esteticamente ricorda un po’ lo Shield K1 e un po’ l’Archos GamePad, ma l’idea di possedere un dispositivo che può “cambiare” forma (switch appunto) è del tutto nuova. Nel concreto, Nintendo Switch è formata da un tablet e da un gamepad. In pieno stile Transformers, i due si possono combinare per abilitare il gioco in mobilità. Il controller si divide infatti in due parti: da un lato la levetta analogica e classici pulsanti “Y”, “X”, “A” e “B”, dall’altro un secondo stick e le frecce direzionali. Attaccando le sezioni all’estremità destra e alla sinistra, si ottiene un ottimo strumento di gaming senza limiti.

Dentro casa

Una volta a casa, la tavoletta si inserisce in una docking station che si collega con i classici fili al televisore. Il gamepad, ricomposto, serve allora per interagire con i giochi in TV, proprio come si farebbe con una console vera e propria (a parte si può anche comprare lo Switch Pro Controller). Il bello, è che non c’è bisogno di scendere a compromessi con titoli preferiti, prestazioni e salvataggi, visto che tutto ciò che serve è all’interno del tablet (il dock è solo una stazione di connessione, nulla di più).

Non si conoscono ancora le specifiche tecniche di Nintendo Switch, se non che monta un processore Nvidia Tegra, lo stesso presente sullo Shield. La casa produttrice ha preso parte allo sviluppo del software e dello store, che amplierà le possibilità di ottenere anteprime esclusive e videogame dedicati. Tra gli altri, ci saranno varie iterazioni di Super Mario e Zelda, oltre a The Elder Scrolls V: Skyrim e NBA2K17. Ma la lista dei partner è lunga, basta dare un occhio qui. Meglio raffreddare gli entusiasmi però, perché Switch arriverà in Italia a marzo.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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