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Blackout in Spagna, esclusa la pista hacker

Dopo ore di blackout che hanno paralizzato ampie aree della penisola iberica, arriva una prima rassicurazione: «Il sistema elettrico attualmente funziona normalmente, in modo stabile e corretto». A comunicarlo è Eduardo Prieto, direttore operativo di Red Eléctrica Española, la società che gestisce la rete elettrica nazionale.

Il blackout, avvenuto nella giornata di ieri, ha lasciato milioni di cittadini spagnoli e portoghesi senza corrente, generando caos nei trasporti, disservizi e una raffica di speculazioni su possibili cause, tra cui un attacco informatico. Una pista che, almeno per ora, viene esclusa dalle autorità tecniche. «Con le analisi che siamo riusciti a effettuare finora, possiamo escludere un incidente di sicurezza informatica», ha chiarito Prieto durante una conferenza stampa straordinaria.

Resta però il mistero sull’origine esatta del guasto. Le autorità stanno ancora cercando di ricostruire l’accaduto e individuare con precisione l’anomalia che ha portato alla crisi. Anche il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, è intervenuto sulla vicenda invitando la popolazione alla calma e soprattutto a «non fare speculazioni», sottolineando che saranno gli organi competenti a chiarire dinamiche e responsabilità.

Nel frattempo, la rete è stata progressivamente ripristinata in tutta la Spagna e il Portogallo. Le prossime ore saranno cruciali per raccogliere dati e ricostruire nel dettaglio la catena degli eventi. Sul tavolo, oltre a guasti tecnici, c’è anche la possibilità di un errore umano o di un malfunzionamento in uno dei nodi principali del sistema di trasmissione elettrica.

Prieto ha infine assicurato che Red Eléctrica continuerà a monitorare attentamente la situazione: «La nostra priorità resta garantire la continuità e la sicurezza del servizio elettrico».

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