Venezia, il Leone d'oro "Un piccione seduto su un ramo..." di Roy Andersson - Video
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Venezia, il Leone d'oro "Un piccione seduto su un ramo..." di Roy Andersson - Video

Il Leone d'Oro della 71esima Mostra internazionale di arte cinematografica è andato al film dello svedese Roy AnderssonEn Duva satt pa en gren och fundeade pa tillvaron (A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence). A deciderlo, con una scelta da cinefili puri che ha voluto premiare la qualità e la ricerca, la giuria presieduta da Alexandre Desplat, composta da Loan Chen, Philip Groening, Jessica Hausner, Jhumpa Lahiri, Sandy Powell, Tim Roth, Elia Suleiman e Carlo Verdone. Un piccione seduto su un ramo riflette sull'esistenza, generando 39 scene che mostrano un'umanità strampalata, spesso divertente, a volte malinconica e grigia, sul finale diabolica e sadica. Come ha detto lo stesso regista "un'estensione di sentimenti che vanno dall'ironia all'orrore".   Capitolo finale della trilogia The living trilogy, il film è aperto da tre incontri con la morte, seguiti da sketch che a volte hanno prosecuzione successiva, a volte no. Ecco che conosciamo i più tristi venditori ambulanti di articoli per il divertimento, una ballerina di flamenco che palpeggia uno dei suoi studenti, un ex capitano navale che gestisce un salone di parrucchiere, colonialisti che chiudono gli indigeni in un cilindro che gira su un braciere acceso... In questo video (in lingua originale) vediamo una delle sequenze più scanzonate. In un bar di Göteborg, un cliente abituale triste e un po' sordo ordina un altro bicchiere. Due altri clienti fanno notare: "Sessant'anni vogliono dire molti bicchieri!". "Cosa sarebbe la vita senza un bicchiere o due?". Ecco che si torna per un attimo indietro nel tempo: il 1943. Nella clip vedete quindi il frequentatore del bar, giovane, che sta bevendo. La proprietaria della taverna Lotta la Zoppa (Charlotta Larsson) cantando invita gli avventori a bere un grappino, che costa poco. I marinai e i soldati ribattono sempre cantando che non hanno soldi. Lotta la Zoppa trova la soluzione: che usino i baci come valuta per comprar da bere. I militari si mettono in fila per pagare il loro bacio.

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