Oltre la moda, il coworking ridefinisce l’architettura e la socialità degli spazi di lavoro
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Oltre la moda, il coworking ridefinisce l’architettura e la socialità degli spazi di lavoro

Ne nascono in continuazione, soprattutto in area milanese. Ne nascono di ogni tipo, per creativi, per tecnici, per artigiani, digitali e non.

Indubbiamente il fenomeno coworking è ancora in crescita: dai dati di Deskmag, riferiti al mercato globale nel 2014, il 60% dei coworking cerca di estendere i propri spazi, il 70% ha avuto esperienze di “fully booked”. D’altro canto, aumentando l’offerta, diminuisce la fedeltà: il 90% dei coworker tendono a cambiare spazio entro i primi 12 mesi, ma sempre optando per un altro coworking.

Il fenomeno si sta dunque ancora assestando, ma due cose sono certe.

Qualcuno lo considera (erroneamente, dal nostro punto di vista) un business immobiliare; ci pare piuttosto un fenomeno sociale, fortemente ispirato alla ricerca, da parte dei professionisti, di una formula sostenibile per avere un ufficio e, da parte degli organizzatori, di avere accesso ad un ecosistema di professionalità.

Finita la moda, resteranno in piedi i coworking con un’identità, forte, intorno ad un tema che attrae e mantiene intorno a sé le community.

Login ha scelto la tecnologia: scrivanie, ma anche banda larga, server, telefonia, stampanti 3D, cloud computing, Internet of Things e un network di professionisti che coprono tutte le professionalità della nuova economia.

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