Una come me di Francesca Ramos
Baldini & Castoldi
Lifestyle

'Una come me' di Francesca Ramos

L’amore tra due donne prigioniere dei pregiudizi in un’isola che è solo libertà

Ero incuriosita dalla prefazione fatta al libro di Francesca Ramos: le parole di Saviano hanno incastonato l’autrice nella memoria collettiva per la grazia e la crudeltà con cui narra la storia di Lucida.
Una come me (Baldini & Castoldi) ha dalla sua il fatto di essere ambientato tra la Barcellona e la Formentera del passato. Una città che esiste ancora, un’isola che non esiste più. Perché oggi la Formentera di Lucida resta solo nella memoria di coloro che l’hanno vissuta quando non c’era nulla e nessuno, quando la corrente era scarsa e l’acqua un bene così prezioso da far impallidire le orde barbariche dei turisti moderni.
Io che Formentera la porto sulla pelle non potevo non leggerlo.

La voce narrante è quella di Lucida, ragazza milanese che ci accompagna tra il suo presente e il passato. Lucida è stata una bambina dalla salute cagionevole, il cui padre è mancato troppo presto e la madre è sempre stata troppo presente. Prende le distanze dalla sua vita precedente perché cresce insieme alla sua età anagrafica la consapevolezza di una donna che ama altre donne. E che la madre non accetta. Arrivando ad umiliare quella stessa figlia che aveva fino al giorno prima soffocato di amore. Un amore sbagliato.

Lucida deve respirare e con un polmone solo non è semplice. Tanto meno quando sono i pregiudizi a soffocarla.
Alla ricerca di una nuova sé arriva a Barcellona e da lì approda a Formentera. Dove incontra JB, forte come l’alcool che compone quell’whiskey, mortale agli occhi di Lucida come un amore totalizzante sa essere. Perché come spesso accade sono gli attaccamento ai pregiudizi sbagliati che avvelenano le esistenze e Lucida sembra non fare nulla per trovare il suo antidoto.

Un viaggio introspettivo attraverso una città affollata e lo spazio deserto di Formentera la cui quiete fa rimbombare i pensieri dell’anima. Lucida trova respiro per uscirne, andare avanti e crescere. E io lettrice sorrido nostalgica al dolore di quegli amori, al non aver camminato scalza alla Mola nel bar di Miguel e per non essermi inzuppata con la pioggia invernale di Barcellona.

Una come me
di Francesca Ramos
Baldini & Castoldi, 2014
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Valeria Merlini

Nasco ariete, cresco caparbia maturo risorgendo. “Ho capito che sei una fenice, rinata dalle tue stesse ceneri e per far questo ci vuole una grande forza d'animo, chapeau Vale”. Un’insospettabile (donna) mi ha scritto queste parole. E allora ho capito, una volta di più, che si può mollare tutto e ricominciare. Inizio allora a leggere. Poi a scrivere. Poi ancora a leggere e a scrivere. Via così. Mai fermarsi. Mai accontentarsi. Lamentarsi sempre. Una lettera mirata ha fatto sì che finissi nel posto giusto. Panorama.it. Questo. Una sfumatura (anzi tre, quelle del grigio, del nero e del rosso per la precisione) mi hanno relegata nel mondo del Sexy&Co., fatto di pizzi e mascherine, di frustini e di latex, di sex toys e sexy boys. Libri erotici? Il mio pane (e ho detto pane!) quotidiano.

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