Tiberio Music Festival 2018: al via la seconda edizione
Dal 3 al 5 agosto 2018, in programma nel centro storico di Rimini tre giorni di musica e divertimento
Dopo il successo della prima edizione, torna anche quest'anno il Tiberio Music Festival: per 3 giorni - dal 3 al 5 agosto 2018 - live band, artisti e Dj di fama internazionale si esibiranno sul grande palco allestito nel verde del Parco Marecchia, a due passi dal bimillenario Ponte di Tiberio, una delle location più suggestive e storiche della splendida e mondana Rimini
Intento degli organizzatori è quello di portare nel centro storico della città malatestiana un ricco programma di intrattenimento, fatto di tanta musica (Afro e Reggae, Techno e House, Rock’n’roll e Musica anni ’70 e ’80), spettacoli, arti figurative e animazione
Fra tanto sound, non mancheranno gli stand gastronomici ed una zona giochi pensata appositamente per i bambini, per permettere anche alle famiglie di partecipare e divertirsi in tutta sicurezza
Il Programma
Day 1: Venerdì 3 agosto
Rimini Afro Festival & Back to the roots: Afro & Reggae / Concerti & Live Show
Live Show
: GENERAL LEVY – RAS KALIF
Concerti e Live Band:
DEVON AND JAH BROTHERS – ORDEM PROGRESS SOUND
DJ’S :
PERY – MEO – EBREO – FARY – GHIGO – MARZIO – BERTO
Day 2: Sabato 4 agosto
Day Light: Techno & House / Live & Dj-set
SATOSHI TOMIIE HECTOR x Vatos Locos
DAVID GTRONIC -
CHAD ANDREW -
NINOS DU BRASIL - LIVE
MANUEL DE LORENZI
- BTTB w/ MELLO LIVE
- USR LIVE
Day 3: Domenica 5 agosto
Tiberio Rock: Rock’n’roll / Concerti & Musica ’70 – ’80
80’S SUNSET TRIP
- BLACK ICE
- FREIGHT TRAIN
- THE SUPERTEENS - THE DICE -
BORN IN FEBRUARY
Il Ponte di Tiberio, breve storia
Il ponte romano sul fiume Marecchia - l'antico Ariminus intorno al quale era sorto il primo insediamento - crea ancora oggi il collegamento tra la città e il suburbio (borgo San Giuliano).
Da qui iniziano le vie consolari, Emilia e Popilia, dirette al Nord: la via Emilia, tracciata nel 187 a C. dal console Emilio Lepido, collegava Rimini a Piacenza; attraverso la via Popilia, invece, si raggiungeva Ravenna e si proseguiva fino ad Aquileia.
Il ponte, iniziato da Augusto nel 14 e completato da Tiberio nel 21 d.C. (come ricorda l'iscrizione che corre sui parapetti interni) si impone per il disegno architettonico, la grandiosità delle strutture e la tecnica costruttiva: poco spazio è concesso invece all'apparato figurativo, comunque intriso di significati simbolici.
In pietra d'Istria, si sviluppa in cinque arcate che poggiano su massicci piloni: la deviazione del Marecchia prima e, più recentemente, i lavori per la predisposizione di un bacino chiuso, hanno messo in luce i resti di banchine in pietra, a protezione dei fianchi delle testate di sponda
Il ponte è sopravvissuto alle tante vicende che hanno rischiato di distruggerlo: dai terremoti alle piene del fiume, dall’usura agli episodi bellici (dall’attacco inferto nel 551 da Narsete, durante la guerra fra Goti e Bizantini, di cui restano i segni nell’ultima arcata verso il borgo San Giuliano e, da ultimo, il tentativo di minarlo da parte dei Tedeschi in ritirata)