Iter più complesso per volare negli Stati Uniti. L’amministrazione Trump ha infatti messo sul tavolo una proposta che rende più complesso l’iter per ottenere l’ESTA, l’autorizzazione elettronica che oggi consente a milioni di viaggiatori di entrare negli USA senza visto. La novità più rilevante riguarda l’obbligo di dichiarare gli ultimi cinque anni di attività sui social. E la differenza, rispetto al passato, è che questa volta la stretta si estende anche agli europei, italiani compresi. La proposta, depositata dalla Customs and Border Protection e dal Department of Homeland Security, è ora in consultazione e guarda verosimilmente al secondo trimestre del 2026 per l’entrata in vigore. Un timing che sicuramente avrebbe ricadute sul turismo negli Stati Uniti, soprattutto nell’anno dei Mondiali di calcio.
L’ESTA per gli Usa cambia: dal sito alla app, con selfie obbligatorio e social sotto esame
L’attuale ESTA richiede una manciata di informazioni anagrafiche, un indirizzo e-mail, un contatto di emergenza, i dati del passaporto e un pagamento di 40 dollari. L’indicazione dei propri account social è oggi solo facoltativa. Ma tutto questo è destinato a cambiare.
Le nuove regole renderebbero obbligatorio includere: la lista completa degli account usati negli ultimi cinque anni, i numeri di telefono personali e lavorativi degli ultimi cinque anni, gli indirizzi e-mail (privati e aziendali) utilizzati negli ultimi dieci anni, e un ventaglio di dati familiari.
Verrebbe poi ridisegnata la digitalizzazione del processo per ottenere l’ESTA. Il vecchio portale web usato ora e giudicato inadeguato per la scarsa qualità delle foto caricate, verrebbe gradualmente dismesso. Al suo posto farebbe ingresso una app dedicata, capace di acquisire immagini ad alta definizione, verificare automaticamente i passaporti e raccogliere dati biometrici come impronte digitali, iride e addirittura campioni di DNA.
La stessa app includerebbe una funzione inedita: la possibilità di segnalare volontariamente la propria uscita dagli Stati Uniti tramite un selfie geolocalizzato.
Si tratta di una rivoluzione per i 42 Paesi aderenti al Visa Waiver Program, Italia compresa, i cui cittadini possono muoversi senza visto per soggiorni inferiori a 90 giorni, e per gli oltre 14,5 milioni di utenti che secondo le stime saranno chiamati a usare la nuova procedura.
Nuove regole per entrare negli Stati Uniti: le conseguenze su turismo e sui Mondiali 2026
La stretta voluta dall’amministrazione Trump si rifletterebbe sul turismo, che negli Stati Uniti non ha ancora recuperato pienamente i livelli pre-pandemia. Nel 2025 il calo di arrivi rispetto al 2024 è del 6,3% (US Travel Association). E sul piano della privacy molti turisti potrebbero fermarsi davanti all’obbligo di esibire la cronologia social degli ultimi cinque anni, abbinato allo scanner biometrico ampliato e alla richiesta di informazioni familiari estremamente dettagliate. Il tutto avviene alla vigilia dei Mondiali di calcio, che attira centinaia di migliaia di tifosi e genera un indotto miliardario.
Se le nuove regole entrassero in vigore tra la primavera e l’estate del 2026, come ipotizzano diversi esperti, i tempi coinciderebbero proprio con l’ondata di richieste di autorizzazione al viaggio, creando colli di bottiglia imprevedibili.
Il testo ora dovrà superare il periodo di 60 giorni di osservazioni pubbliche e ricevere l’ok dell’Office of Management and Budget. Il termine è il 9 febbraio 2026.
