L’Italia accelera. Nel portafoglio digitale IT Wallet troveremo entro fine anno, in anticipo di un anno rispetto all’Europa, la gran parte dei nostri documenti per viaggiare, per partecipare a bandi e concorsi, per votare, per farci riconoscere. Tutto sul nostro smartphone. Sono in arrivo i decreti attuativi dei ministeri dell’Economia e della Pubblica Amministrazione e ci sono già le linee guida dell’Agenzia dell’Italia Digitale. Obiettivo del governo è semplificare la vita dei cittadini e migliorare l’accesso ai servizi pubblici e privati. Ecco cosa possiamo fare già oggi con l’IT Wallet e quali saranno le novità che renderanno lo smartphone un vero portadocumenti digitale per ogni evenienza.
IT Wallet: cosa si può fare ora con il portafoglio digitale
Ad oggi l’IT Wallet è accessibile tramite l’app IO, utilizzabile con SPID o Carta d’identità elettronica (CIE). All’interno del portafoglio digitale oggi possiamo già consultare patente, tessera sanitaria, tessera europea di assicurazione malattia e carta europea della disabilità. Tuttavia, gli utilizzi sono ancora limitati: ad esempio, la patente digitale può essere utilizzata solo per la guida, e non ancora come documento di riconoscimento in aeroporto o in uffici pubblici, sebbene questo sia uno degli obiettivi a breve termine del governo. È una versione preliminare del portafoglio digitale, per abituare i cittadini all’uso del portafoglio digitale, in vista dell’implementazione di un sistema di autenticazione unificata “Entra con wallet” che semplificherà l’accesso ai servizi online delle pubbliche amministrazioni.
Nuovi documenti e servizi in arrivo entro il 2025
Con i decreti attuativi in arrivo entro fine anno, l’IT Wallet amplierà il numero e il tipo di documenti digitali caricabili. Tra i nuovi documenti previsti ci sono ISEE, titoli di studio, iscrizioni scolastiche e universitarie, certificati di residenza e iscrizione alle liste elettorali. Questa evoluzione consentirà di utilizzare lo smartphone non solo per l’identità digitale ma anche per semplificare tutte le operazioni legate a scuola, università, elezioni e dichiarazioni fiscali.
Corsa contro il tempo per un passaggio fondamentale: la piena digitalizzazione dei database pubblici per garantire l’integrazione e la validità dei documenti caricati, in particolare per i titoli di studio, ad oggi registrati solo dal 2010 in poi. E poi c’è il fronte sicurezza. Per l’accesso l’Italia valuta l’introduzione di meccanismi più sicuri richiesti dall’Unione Europea, come la scansione del documento fisico con la fotocamera dello smartphone per completare l’autenticazione.
Entro il 2026, l’IT Wallet sarà poi integrato con l’EUDI Wallet europeo, garantendo riconoscimento transfrontaliero dei documenti. Questo semplificherà viaggi, iscrizioni a concorsi e accesso ai servizi in tutta Europa. L’Italia punta così a posizionarsi come modello digitale europeo, anticipando il sistema europeo.
