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L’ex ingegnere di Yahoo che spiava le donne sul web

L’ex ingegnere di Yahoo che spiava le donne sul web

Reyes Daniel Ruiz ha sfruttato la sua posizione nell’ex motore di ricerca per scovare foto e video porno nei profili di amici e colleghi

Un ex dipendente di Yahoo, compagnia che fino a un decennio fa si contendeva con Google il primo posto nel campo dei servizi web (motore di ricerca, email, blog e così via), ha ammesso di aver violato quasi 6 mila account, compresi quelli dei suoi ex colleghi, al fine di scovare eventuali contenuti pornografici.

Reyes Daniel Ruiz si è dichiarato colpevole presso la Corte Federale degli Stati Uniti, confermando di aver abusato dell’accesso fornitogli dal suo datore di lavoro per hackerare illegalmente migliaia di profili, quasi tutti di giovani e piacenti donne.

Donne piacenti

Secondo una dichiarazione dell’agente speciale dell’FBI, John F. Bennett e dell’avvocato David L. Anderson, Ruiz, che era impiegato come ingegnere informatico presso Yahoo,  mirava agli account delle ragazze, senza dimenticare quelli delle compagne di ufficio o scrivania.

L’accusa svela che Ruiz ha iniziato a intrufolarsi nelle vite personali delle sue vittime a maggio del 2018, approfittando dei sistemi interni di Yahoo per entrare negli account. Ha rubato video e immagini privati ​​memorizzati sui server, copiandoli poi sul computer personale.

Anche i social nel mirino

A quanto pare, è riuscito persino a usare nomi utente e password per impossessarsi dei profili social, come Facebook, e altri servizi popolari, tra cui Gmail, iCloud e Dropbox, alla ricerca di altri video e foto. Probabilmente, quest’ultima operazione è stata resa più semplice dalla pericolosa abitudine delle persone di usare le stesse combinazioni di email e password per più piattaforme. 

Cosa ha combinato

L’operazione di hacking di Ruiz è continuata per circa un mese. Ha lasciato Yahoo nel luglio 2018 ed è entrato a far parte di Okta, un fornitore di tecnologie di sicurezza. C’è da dire che le attività sono state monitorate da Yahoo, grazie a cui si è arrivati all’individuazione recente.

Se ne riparla nel 2020

L’uomo, incriminato dal tribunale federale nell’aprile di quest’anno con l’accusa di intrusione e intercettazione di comunicazioni via cavo, si è dichiarato colpevole solo di quest’ultimo punto. Ora dovrà affrontare una multa pari a 250 mila dollari e fino a cinque anni di carcere, con l’udienza prevista per il 3 febbraio del 2020.

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