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Etiopia contro Egitto: il Nilo riaccende la crisi nel Corno d’Africa e inquieta anche la Turchia

Etiopia contro Egitto: il Nilo riaccende la crisi nel Corno d’Africa e inquieta anche la Turchia

Le accuse di Addis Abeba al Cairo sul “monopolio coloniale” del Nilo e la disputa sul Mar Rosso riaccendono la tensione nel Corno d’Africa, allarmando Ankara

Torna a salire la tensione tra Etiopia ed Egitto. Addis Abeba ha infatti accusato Il Cairo di destabilizzare il Corno d’Africa con il preciso scopo di mantenere un monopolio di tipo “coloniale” sul fiume Nilo. “Alcuni funzionari egiziani, influenzati da una mentalità coloniale, continuano a credere di avere il monopolio sulle acque del Nilo e citano trattati coloniali obsoleti per affermare questi presunti diritti”, ha tuonato l’Etiopia, riferendosi ai diritti accampati dall’Egitto sulle acque dello storico fiume.

Neanche a dirlo, le fibrillazioni tra i due Paesi sono legate, ancora una volta, alla diga che l’Etiopia ha inaugurato, lo scorso settembre, sul Nilo Azzurro. All’epoca, l’Egitto presentò una protesta formale al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, bollando la realizzazione dell’opera idrica come un “atto unilaterale illegale”, per poi aggiungere che “qualsiasi idea sbagliata secondo cui il Cairo avrebbe chiuso un occhio sui propri interessi esistenziali sarebbe pura illusione”. L’Egitto ha inoltre incolpato la diga per le inondazioni che hanno colpito il Sudan. “L’Etiopia non ha alcun obbligo di chiedere il permesso a nessuno per utilizzare le risorse naturali presenti all’interno dei suoi confini”, ha dichiarato, dal canto suo, Addis Abeba, confermando così un rapporto burrascoso con il governo di Abdel Fattah al-Sisi.

Ma non è tutto. Al di là della questione della diga, Il Cairo e Addis Abeba sono ai ferri corti anche sul Mar Rosso. “La governance del Mar Rosso rimane una questione originale ed esclusiva degli Stati che si affacciano su di esso, poiché sono responsabili della salvaguardia della sua sicurezza, stabilità e sostenibilità delle risorse, in modo da rafforzare gli interessi comuni dei loro popoli e sancire il principio di proprietà regionale nella gestione dei suoi affari”, ha dichiarato, lo scorso ottobre, il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty. Secondo The Arab Weekly, queste parole erano rivolte principalmente all’Etiopia, che, nell’ambito di crescenti tensioni con l’Eritrea, sta cercando di acquisire uno sbocco proprio sul Mar Rosso.

Insomma, l’instabilità nel Corno d’Africa rischia di aumentare. Uno scenario preoccupante, che allarma specialmente la Turchia. Non dimentichiamo infatti che, negli scorsi mesi, Recep Tayyip Erdogan si è ritagliato un ruolo di mediazione tra Somalia ed Etiopia, proprio per scongiurare l’eventualità che potesse scoppiare un conflitto armato nella regione. D’altronde, Ankara ha legami e accordi tanto con Mogadiscio quanto con Addis Abeba. Una situazione che certo non le fa augurare un incremento dell’instabilità in seno al Corno d’Africa.

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