Con un comunicato abbastanza stringato dalle pagine del proprio blog, WhatsApp ha fatto sapere che smetterà di supportare tutte quelle versioni dell’applicazione destinate a smartphone o tablet con sistemi operativi obsoleti o comunque scarsamente utilizzati.
Nella “black list” del servizio finiscono tutti i device BlackBerry (compresi quelli motorizzati BlackBerry 10), i telefonini Nokia S40 e quelli con OS Symbian S60, gli Android 2.1 e Android 2.2 e i Windows Phone 7.1. Su questi telefoni WhatsApp continuerà a funzionerà ma non verrà più garantito il supporto, il che significa che non verranno implementate tutte le nuove funzioni né tutte le varie patch di sicurezza.
“Vogliamo concentrare i nostri sforzi sui dispositivi che la stragrande maggioranza delle persone utilizza”, rende noto lo staff della società, sottolineando la scarsa utilità di tali piattaforme in ottica futura: “Questi dispositivi non offrono il tipo di funzionalità di cui abbiamo bisogno per espandere le caratteristiche dell’applicazione”.
I più penalizzati dalla decisione di WhatsApp sono certamente gli utenti BlackBerry, gli unici che non avranno modo di aggiornare il sistema operativo alle versioni più recenti. Per i possessori di smartphone Android o Windows Phone 7.1, invece, potrebbe esserci la scappatoia di un upgrade dell’OS alle versioni successive, naturalmente ove prevista.
WhatsApp, che ha appena tagliato il traguardo del miliardo di utenti attivi, è arrivata alla decisione dopo un’attenta analisi sulla sua customer base: sette anni fa, quando il servizio muoveva i suoi primi passi, il 70% degli utilizzatori arrivava da dispositivi Blackberry e Nokia; oggi invece quasi tutta la base d’installato (il 99,5%, per l’esattezza) è riconducibile a tre soli sitemi operativi: Android, iOS e Windows Phone.