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Alice, darling: Anna Kendrick in una relazione violenta – Video-intervista esclusiva

Alice, darling: Anna Kendrick in una relazione violenta – Video-intervista esclusiva

L’attrice è protagonista di un thriller in cui è vittima di un rapporto psicologicamente abusivo: «Una storia che in fondo tocca tutti nel personale»

Un amore molto premuroso, così presente o meglio… soffocante. Che dietro le belle parole avvinghia, condiziona, pretende, manipola. Un amore psicologicamente abusivo. È quello descritto nel thriller psicologico Alice, darling della britannica Mary Nighy, al suo debutto alla regia di un lungometraggio (dal 4 maggio al cinema con Notorious Pictures). Protagonista come vittima di una relazione malata è Anna Kendrick, l’attrice americana della fortunata trilogia Pitch Perfect. «Mi interessava molto raccontare una storia su una relazione tossica, una relazione di abuso che non fosse come viene solitamente raccontata nei film», spiega Kendrick nella video-intervista esclusiva che vi proponiamo qui sotto. «Tutti in qualche modo sono stati toccati da questo tipo di abuso molto insidioso, magari indirettamente, avendo un’amica o un amico che si è isolato o che sembrava soffocato, ed è difficile capire cosa sta succedendo».

La stessa attrice 37enne, diventata popolare nel 2008 grazie al film Twilight e candidata all’Oscar nel 2010 per Tra le nuvole, ha detto di aver vissuto una relazione emotivamente violenta che ha ispirato la sua interpretazione in Alice, darling.

«Quando si tratta di violenza di genere, siamo abituati a vedere sullo schermo storie in cui troviamo un uomo che picchia la sua compagna e lei deve riuscire ad allontanarsi da lui. Ma in questo caso è diverso, si tratta di violenza psicologica e il personaggio femminile non è pienamente consapevole di ciò che le sta accadendo, perché la situazione all’apparenza non è così grave», spiega nel video la regista Mary Nighy. «Quando Anna Kendrick è salita a bordo, ci ha incoraggiati tutti al fine di riuscire a realizzare un film in cui si esplorasse nel modo giusto questa forma di abuso, che si muove sotto la superficie, ma che è comunque molto presente».

Charlie Carrick interpreta il fidanzato dal viso pulito, belloccio e artista emergente, che con attenzioni continue che si rivelano pericoloso controllo avvinghia la Alice di Anna Kendrick. «Quando incontriamo Alice, lei non sa veramente chi è», racconta Kendrick. «È stato un personaggio davvero particolare da interpretare, perché il punto è che ha perso sé stessa. Tutte le sue energie sono destinate a gestire la potenziale reattività del partner e il modo in cui questa si insinua. E prima di rendersene conto, non si riconosce più».

Alice, darling: Anna Kendrick in una relazione violenta – Video-intervista esclusiva
Wunmi Mosaku, Anna Kendrick e Kaniehtiio Horn nel film \
Wunmi Mosaku, Anna Kendrick e Kaniehtiio Horn nel film “Alice, darling” (Foto: Samantha Falco/Lionsgate)

Le fa eco la regista, che ha diretto da una sceneggiatura di Alanna Francis un cast per lo più al femminile: «È molto avvincente perché mentre vedi il film non sei sicuro del motivo per cui viene raccontata questa storia, dove andrà a finire. Come regista, la cosa che mi interessava davvero era il mondo interiore del personaggio, che sembra non abbia problemi, ma in realtà dà dei piccoli segnali. Molte volte, ad esempio quando è in bagno, si capisce che è in grande difficoltà. E allora come si fa a fare emergere in modo sottile cosa sta succedendo dentro di lei? Il film vuole raccontare proprio questo, la presa di coscienza di ciò che si sta vivendo e la necessità di essere onesti per poterne uscire».

Ed ecco che in soccorso, in questa lenta devastante presa di coscienza, arrivano le amiche di Alice, Tess e Sophie, interpretate rispettivamente da Kaniehtiio Horn e Wunmi Mosaku, che piano piano riescono ad andare dietro il suo muro di silenzio e di negazione della verità. «L’obiettivo del film era coinvolgere il pubblico nel percorso di Alice», spiega Nighy. «Quello che vorrei che il pubblico traesse dal film è che il controllo coercitivo nelle relazioni è una cosa reale e che è diverso dall’abuso fisico. Mi piacerebbe che gli spettatori apprezzassero davvero la storia di amicizia che racconta il film e che pensassero che si tratta di un’opera tanto sull’amicizia quanto su una relazione difficile».
Tra silenzi cupi e attacchi di panico dolenti, Alice, darling è lì a sottolineare quanto possa essere difficile mollare una relazione violenta e il valore di una solida rete di supporto.

«Dopo aver letto la sceneggiatura, tutti si sono impegnati con passione nel proprio lavoro, assicurandosi che ogni scelta del guardaroba, del trucco, delle luci, di tutto, potesse contribuire a raccontare nel miglior modo possibile questa storia», cesella Anna Kendrick. «Perché in fondo è una storia che toccava tutti nel personale».

La video-intervista esclusiva ad Anna Kendrick e Mary Nighy:

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