Tina Cipollari
Ufficio Stampa
Televisione

Tina Cipollari: "Grata a De Filippi e Costanzo. Le critiche? Non mi toccano"

L'opinionista di Uomini e Donne si racconta a Panorama.it e replica a chi l'accusa di essere trash

Lasciate ogni pregiudizio prima di leggere. C’è chi la considera l’emblema di una certa tivù trash e chi invece la idolatra. O piace o la si detesta, non ci sono vie di mezzo quando si parla di Tina Cipollari, l’opinionista di Uomini e Donne da ormai tredici anni inamovibile protagonista del people show di Maria De Filippi. Confermatissima anche per la prossima edizione, per la gioia degli ammiratori e dei creatori di gif animate con le sue mitologiche sfuriate, si racconta a Panorama.it e risponde serafica alle critiche (anche quelle più feroci).

Zero gossip e presenza social col contagocce. Un’estate low profile, Tina? 

(ride) Per la verità non sono una fanatica della condivisione nemmeno durante il resto dell’anno, non posto ogni minuto una foto o uno status. Ho staccato da tutto per dedicarmi per tre mesi pieni alla mia famiglia e ai miei figli.

I video con Gianni Sperti su Instagram fanno il pieno di visualizzazioni. Che effetto ti fa la grande attenzione che susciti sul web?

Leggo i commenti con piacere: la stragrande maggioranza sono positivi e divertenti. In qualche modo è naturale visto che io e Gianni entriamo nelle case della gente tutti i giorni da settembre a giugno. Quando mi fermano per strada, spesso mi dicono: “Per me sei una di famiglia”. E’ il più bel complimento che si possa ricevere.

Eppure sei bersaglio di critiche, anche piuttosto feroci. C’è chi ti idolatra e chi ti considera l’emblema di una certa tivù trash.

Ho imparato a tenere in considerazione le critiche costruttive, quelle da cui posso imparare. Alle altre, quelle banali, non do peso. Da tempo ho messo in conto che non si può piacere a tutti e che qualcuno può detestare il mio personaggio.

Questo vuol dire che reciti?

No, sono assolutamente me stessa. Nel bene e nel male. Sono spontanea e non riesco a frenarmi: certe sfuriate, che possono sembrare sopra le righe, fanno parte del mio carattere. Esprimo la mia opinione con sincerità e la gente lo apprezza: su cento commenti che ricevo, ce ne saranno dieci negativi.

Dunque secondo te Uomini e Donne non è un programma trash?

Trash è un’etichetta che lascio ai finti snob, ai criticoni che sparano bordate contro il programma e poi non si perdono una puntata. Reputo molto più trash certi talk show con i politici che si azzuffano e litigano: sono molto più dannosi loro di una Tina Cipollari che litiga o alza la voce.

C’è chi non la pensa così: qualche mese fa è stata promossa una raccolta firme per chiedere la tua “espulsione” dal programma.

Quante risate mi sono fatta. Mi spiace per i promotori e per l’inutile fatica che hanno fatto: mi risulta che siano state raccolte pochissime firme. Per quanto mi riguarda, non sono stata richiamata all’ordine e nessuno ha minacciato di licenziarmi.

Gennaio 2001. Il primo tronista è l’agée Roberto e a corteggiarlo arriva una bionda vaporosa e fumantina, tendenza vamp. E’ lì che nasce il personaggio Tina.

Un gioco. Anche la scelta degli abiti e acconciatura: niente di studiato a tavolino. Il pubblico rimane stupito, suscito simpatia e lì Maria mi nota. Pensavo di durare appena qualche puntata, invece qualche mese dopo mi trovo sul trono con Claudia Montanarini. Poi la De Filippi mi chiede di diventare opinionista. Sono lì da tredici anni.

 

Sognavi una carriera nel mondo dello spettacolo?

Per niente. Mai avuta chissà quale ambizione. E’ accaduto tutto per caso e non me lo spiego nemmeno oggi il successo che è venuto dopo.

Dopo così tanti anni non ti piacerebbe provare qualche nuova esperienza?

Non riesco ad immaginarmi da un’altra parte. Non ho particolari aspirazioni e nemmeno talenti particolari. Sto bene a Uomini e Donne e sarò eternamente grata a Maria e a Maurizio Costanzo per aver creduto in me.

E’ vero che sei stata contattata per partecipare all’Isola dei Famosi?

In passato è capitato. Ma ho detto no all’Isola: mi spaventava l’idea di lasciare i miei figli per così tanto tempo e poi di reality ne ho già fatto uno di cui ho un pessimo ricordo.

Ti riferisci a Il ristorante, condotto da Antonella Clerici e andato in onda nel 2004 su Rai Uno.

Non lo ricordo con piacere. Ebbi buoni rapporti solo con Serena Grandi e Giucas Casella. Mi sono messa in gioco, ho dato tutta me stessa e ci rimasi male quando alla fine vinse il pugile Rosi: tutti mi davano per favorita ma alla fine la spuntò lui, che al programma diede molto meno di me e di altri concorrenti.

La cucina è una tua passione, così come la scrittura. In pochi sanno che hai anche pubblicato un racconto, edito in un’antologia della casa editrice Diamond .

L’ho scritto qualche tempo fa, stimolata dal mio amico Simone Di Matteo. I miei racconti - Strane forme e Miti e mitomani - sono raccolti in due antologie diverse, Eros e Thanatos e Del giorno e della notte (quest'ultimo dittico è dedicato alla memoria di Franca Rame). Mi piace scrivere anche se ho poco tempo per farlo: ho una mente molto creativa ma col passare degli anni mi sono impigrita e ho bisogno di essere un po’ pungolata.

Chiudiamo con un piccolo gioco. Rispondi sinceramente. Preferisci il trono classico o quello over?

Senza dubbio quello over. C’è più divertimento, più storie. Negli ultimi anni i tronisti giovani non sempre mi hanno convinto.

Il tronista peggiore?

Beh, è una dura lotta tra Aldo Palmieri e Anna Munafò: quest’ultima è stata noiosa e scontata.

Il tronista che ricordi con più affetto?

Federico Mastrostefano, per la simpatia. Un bel trono fu quello di Cristian Galella: nonostante i pessimi rapporti che ho avuto con lui, riconosco che è un ragazzo intelligente. Non si è mai creato un rapporto di amicizia o una frequentazione con nessuno di loro. In fondo, non mi è mai interessato.

Ti sei mai pentita di una tua “sfuriata” televisiva?

L’unico pentimento riguarda Marco Fantini, uno degli ultimi tronisti. Pensavo recitasse un ruolo, invece poi l’ho rivalutato e ho riconosciuto l’errore.

Buona domenica, ormai parecchi anni fa. Ci sei tu che insegui Rocco Casalino, oggi responsabile dei rapporti coi media del Movimento 5 Stelle, ieri ex concorrente del Grande Fratello. Lo sai che quella lite è un piccolo cult?

Diede dell’impotente a mio marito e la famiglia per me è un tasto intoccabile. La reazione di rabbia fu tale che iniziai ad inseguirlo per lo studio senza rendermi conto che eravamo in diretta: il pubblico mi applaudiva, Costanzo cercava di placare gli animi. Casalino si era calato nel ruolo del personaggio pungente, attaccava senza motivo. Però lo ricordo come una persona astuta e intelligente.

A cena con Aldo Palmieri o con Rosy, la signora del pubblico di Uomini e Donne con cui hai avuto uno scontro epico definendola “pizzettara”?

(ride) Con nessuno dei due! Inventerei un’influenza. Ogni volta che m’invitano in un locale per fare una serata, mi chiedono di quella scena.

A proposito di locali, sei spesso ospite nelle serate gay: forse per il tuo personaggio ironico e sopra le righe, ti considerano un’icona. Favorevole o contraria al matrimonio tra omosessuali?

Assolutamente favorevole. Per me quello che conta è l’amore. In Italia siamo ancora molto indietro rispetto ad altri paesi europei, penso alla Spagna, ma voglio sperare che tra qualche anno le cose cambieranno. 

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Francesco Canino