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WhatsApp, arriva il rimedio contro i messaggi vocali

L'app di messaggistica pronta a lanciare la trascrizione automatica degli audio ricevuti. Una soluzione che accontenta chi odia le comunicazioni a voce, offrendo un'alternativa efficace nelle situazioni in cui è impossibile ascoltare un messaggio

Con grande ritardo rispetto alla concorrenza, sembra finalmente che anche WhatsApp stia per offrirci il rimedio contro i messaggi vocali. Amati dagli entusiasti delle chiacchiere quanto odiati da chi bada al sodo ed è tendenzialmente impegnato nel corso della giornata, a stretto giro le comunicazioni a voce di amici e volti più o meno noti all'interno dei gruppi saranno automaticamente trascritte in formato testuale. Non è una novità assoluta, perché Telegram ha lanciato la funzionalità nel 2022 in esclusiva per gli utenti Premium, prima di renderla accessibile a tutti lo scorso dicembre, mentre la cinese WeChat consente da tempo di evitare l'ascolto degli audio.

Dopo il falso allarme arrivato a febbraio, stavolta pare davvero imminente il lancio della trascrizione dei messaggi sull'app di messaggistica di proprietà di Mark Zuckerberg. Ad anticiparlo, come sempre, è stata Wabetainfo, secondo cui l'aggiornamento per iOS e Android aggiungerà anche la protezione della crittografia end-to-end, con la trascrizione che avverrà direttamente sul dispositivo e non tramite cloud. Per farlo, basterà scaricare un pacchetto di 150 MB per convertire l'audio ricevuto in parole, mentre con un solo tocco si potrà ottenere la versione testuale, senza tuttavia rinunciare in via definitiva alla possibilità di ascoltare il messaggio vocale.

La rapida popolarità dell'opzione, diventata in molte chat un abuso vocale che talvolta crea problemi al destinatario scocciato ma deciso a non risultare sgradevole, ha in parallelo fatto impennare le richieste della trascrizione automatica da parte degli utenti. È pressoché certo che nella prima fase la funzionalità sarà disponibile in inglese e altre poche lingue, con gli altri idiomi che si aggiungeranno nelle successive settimane. Resta da vedere, quindi, se l'italiano farà parte del primo rilascio o dei seguenti, come anche se l'opzione sarà immediatamente disponibile anche per la versione web, oltre che per i dispositivi mobili.

Di sicuro c'è la fine dell'incubo per gli odiatori dei messaggi vocali, ma soprattutto l'atteso rimedio per le varie situazioni in cui non è possibile ascoltare un audio. Dai casi in qui non si può portare il telefono vicino all'orecchio (per non disturbare gli altri, regola che i tanti che privilegiano l'ascolto collettivo, a bordo di treni, durante una riunione o in altri contesti simili, devono ancora imparare), fino a chi è impegnato in eventi, cene galanti o incontri importanti, senza dimenticare gli ambienti ultra rumorosi in cui è proprio impossibile comprendere il messaggio ricevuto, la trascrizione automatica dei vocali è in arrivo per risolvere i problemi. Sperando che riesca nel miracolo di porre fine all'invio di messaggi da cinque o più minuti, che altrimenti costringeranno i destinatari a leggere un saggio invece che rispondere alla richiesta di un (presunto) amico.

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Alessio Caprodossi