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Novità, addii e trasformazioni, come cambieranno i social network nel 2023

Dalle novità BeReal e Mastodon alle difficoltà di Facebook, dai piani di TikTok ai trend di Instagram e l'enigma Twitter, cosa aspettarsi dal nuovo anno social

Metaverso, deepfake e voglia di interagire con gli amici virtuali su piazze digitali meno invadenti per evitare le offese dilaganti sulle piattaforme più popolari. Sono alcuni dei trend che caratterizzeranno l'evoluzione dei social network durante il 2023, sempre al centro della nostra quotidianità ma con diverse novità rispetto a quanto visto finora. Niente rivoluzioni, però, perché i Reels continueranno a essere la tipologia di contenuto dominante, il social commerce resterà trainante incrementando le vendite di servizi e prodotti direttamente sui social media, mentre si spegnerà gradualmente la voce dei social audio, con Clubhouse destinato a sgretolarsi definitivamente dopo la crisi seguita al fugace boom collegato a pandemia e lockdown. Vediamo cosa ci aspettiamo dai principali social network per l'anno appena iniziato.

BeReal

Grande sorpresa social del 2022, anche e soprattutto perché il debutto risale al 2019, BeReal è un universo virtuale che piace per la sua semplicità. Che per ora, nonostante gli oltre 50 milioni di download registrati negli ultimi mesi, è strettamente connessa al numero contenuto di utenti e all'atmosfera gioiosa che distingue la piattaforma. Pubblicare una sola immagine al giorno, senza filtri e post produzione, entro due minuti dall'arrivo della notifica sullo smartphone (ogni volta a orari diversi) è simbolo di una comunità che guarda all'autenticità e rifugge dagli artefatti che popolano gli altri social. Nulla di serio ma qualcosa di imperdibile per chi su BeReal ha stretto amicizie e condiviso momenti di realtà giornaliera. Ora però viene il difficile, perché mantenere le aspettative sarà complicato senza l'aggiunta di nuove funzionalità, in grado di tenere viva una platea in costante crescita per più di un singolo momento della giornata.

Mastodon

L'altra novità del 2022 deve la sua fama a Twitter, meglio all'avvento di Elon Musk che ha prodotto la fuga immediata degli utenti che non tollerano l'arbitrarietà con cui il fondatore di Tesla sta gestendo il nuovo corso del social da 280 caratteri. Di punti in comune con Twitter, tuttavia, ce ne sono pochi, perché Mastodon si regge sull'unione di più server, primo elemento da scegliere quando ci si iscrive. Anche in questo caso si tratta di una realtà emersa all'improvviso anni dopo la sua fondazione (nel 2016 grazie allo sviluppatore tedesco Eugen Rochko). Niente pubblicità e contenuti mostrati in ordine cronologico sono due regole che lo distanziano da Twitter, anche se resta il concetto di spazio limitato per esprimersi (500 caratteri invece di 280). L'unicità del social deriva pure dal sostentamento perseguito mediante le donazioni, status che vuole mantenere tanto da respingere gli investimenti di venture capital della Silicon Valley. Per quanto lodevole come iniziativa, al di là delle grane di Musk con Twitter, appare difficile che Mastodon possa recitare un ruolo di primo piano già dai prossimi mesi. Specie se non intende muoversi dalla sua essenza originaria.

TikTok

Superata quota 1 miliardo di utenti (1,023 miliardi quelli attivi), la missione di TikTok è continuare a mantenere un alto ritmo di crescita. Le premesse sembrano esserci, tanto che negli Stati Uniti si guardano per più minuti le clip sull'app di ByteDance che quelle di YouTube. E questo è un risultato clamoroso pensando solo a dodici mesi fa e al peso del Tubo sul mercato di casa. Il 2022 è stato foriero di novità per il social cinese, che ha pescato a piene mani dalle altre piattaforme (dalle Stories al Search Ads, a TikTok Music e i video da 10 minuti), inoltre ha chiuso accordi di rilievo con Shopify e Woocommerce. Quest'ultime delineano l'obiettivo dei cinesi: crescere a livello e-commerce, come potrebbe far pensare l'intenzione di creare grandi ragazzi in diverse città americane. Tra le altre mosse sembra in dirittura d'arrivo anche uno spazio dedicato ai podcast, nell'ottica di ampliare contenuti e conquistare nuove fette di utenti.

Instagram

Un anno alla rincorsa di TikTok contraddistinto dalla retromarcia voluta dalle star della piattaforma (Kardashian in testa) ha costretto Instagram a rinviare le novità legate all'intelligenza artificiale per spingere le clip più apprezzate rispetto ai contenuti prodotti dai propri contatti. Nel frattempo al centro degli interessi degli utenti (e della compagnia) ci sono sempre i Reels, che nella seconda parte dell'anno hanno registrato numeri mai raggiunti prima. Con 1,5 miliardi di utenti attivi al giorno e più del 60% degli utenti che lo usano per cercare brand e prodotti, Instagram resta secondo Hootsuite l’app preferita dei giovani compresi tra 16 e 24 anni. E nel 2023 l'app dovrebbe restare la prima piattaforma social per chi vuole vendere e acquistare prodotti.

Facebook

Il 2022 verrà ricordato come il primo anno in cui Facebook ha perso utenti e profitti. Oltre che come periodo votato al metaverso, che per ora non si vede ma si fa sentire, con oltre 10 miliardi di dollari investiti per sviluppare il mondo virtuale targato Mark Zuckerberg. Nell'attesa di un approdo che richiede ancora molti anni di lavoro e investimenti, Facebook resta il social media con più utenti attivi ma cambia pelle guardando al vicino di casa, cioè Instagram, da cui ha copiato i Reels. I video brevi firmati da sconosciuti saranno sempre più centrali nel flusso di contenti che ogni iscritto si troverà davanti all'apertura dell'app, perché la priorità è tornare a catturare l'attenzione degli utenti e allungare il tempo che trascorrono sulla piattaforma. Ci sarà sempre meno spazio, invece, per le notizie, nello specifico per gli Instant Articles, poco apprezzati dagli utenti, al contrario di immagini e video.

Twitter

Più che analisti servirebbe un indovino per capire cosa sarà di Twitter, soggetto ai colpi di testa e mano di Elon Musk. La tendenza attuale è di introdurre, modificare o cancellare servizi e funzionalità in base ai risultati dei sondaggi che il nuovo capo propone ai suoi followers. Nel frattempo la compagnia continua a perdere svariati milioni di dollari al giorno, con le aziende che riflettono sull'opportunità di tornare a investire su uno spazio in cui tutto appare sospeso e in discussione. Il recente lancio di Twitter Blue non ha sfondato nell'immediato, per quanto per un bilancio serva ancora tempo, e l'idea di Musk è trasformare il social da 280 caratteri in una app di servizio in cui concludere acquisti, inviare soldi e premiare chi genera i contenuti più gettonati. Tutto da vedere resta il sistema di moderazione, necessario ma in contrasto con la libertà di parola assoluta professata da Musk. A differenza degli altri social media, dunque, al momento è impossibile sapere cosa ne sarà di Twitter nel 2023.

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Alessio Caprodossi