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Jeff Bezos
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Usare Amazon per scalzare dal trono Musk, ecco il piano di Jeff Bezos

Vendere 50 milioni di azioni della società di e-commerce per ottenere 8,5 miliardi di dollari. Denaro necessario per dare nuova linfa a Blue Origin, la società spaziale che soffre il dominio di Space X di Elon Musk, l'unico uomo più ricco del fondatore di Amazon (che intanto guadagna e non paga tasse)

Nuova vita con i beni al sole, oltre a se stesso. Jeff Bezos sorride in quest'inizio di 2024 perché per lui ci sono tante buone notizie. Come i 4 miliardi di dollari ottenuti nel giro di pochi giorni grazie alla vendite di 24 milioni di azioni di Amazon. Un fiume di denaro che rappresenta, però, solo il 2% del patrimonio del secondo uomo più ricco del mondo, che forse vuole riprendersi il trono che gli ha sottratto Elon Musk. Pur senza certezze in merito, perché Bezos parla poco in generale e ancora mano dei suoi affari, la vendita delle azioni Amazon racchiude diverse motivazioni.

In primo luogo c'è la convenienza, perché il valore delle azioni della compagnia sono salite di oltre il 60% nel corso dell'ultimo anno. A ciò si aggiunge il cambio di scenario che ha scelto Bezos per godersi la vita al fianco di Lauren Sánchez, nuova compagna dopo il divorzio dalla moglie MacKenzie Scott. I due si sono trasferiti in pianta stabile a Miami, così da essere più vicini ai genitori di lui e alle attività di Blue Origin, la dedita ai voli suborbitali società fondata dallo stesso Bezos che proprio in Florida ha il suo centro più attivo. Detto che il sole e la movida di Miami attirano maggiormente del cielo grigio di Seattle la versione più mondana di Bezos, come apparso negli ultimi tempi, lo spostamento nella Magic City americana significa, soprattutto, pagare zero tasse sugli introiti ottenuti con le azioni vendute, poiché al contrario della stato di Washington, la Florida non prevede imposte sulle plusvalenze. Non è un caso, d’altronde, che Bezos sia tornato a vendere azioni solo adesso dopo il 2021, quando ancora non era stata varata la norma in questione a Seattle e dintorni.

L’operazione di Bezos è solo a ,età strada, in quanto il piano prevede di scaricare altre 26 milioni di azioni Amazon per assicurarsi altri 4,5 miliardi di dollari entro gennaio 2025. Una mossa che porterebbe a 8,5 miliardi di dollari il ricavo dalla vendita complessiva di 50 milioni azioni. Tante? No signore, perché il fondatore possiede ancora 988 milioni della sua creatura, il 9% di una compagnia il cui valore è stimato in 1.750 miliardi di dollari. Numeri da capogiro, come il denaro che serve a Blue Origin, la società più cara a Bezos. Già perché se Amazon ha fatto la fortuna del ragazzo partito nel 1994 da New York alla volta di Seattle, mentre tutti gli aspiranti imprenditori tech viravano alla volta della California per mettere le radici della futura Silicon Valley, la piattaforma di e-commerce non è l'obiettivo più caro a Bezos. “Sin da quando avevo cinque anni ho sempre sognato di viaggiare nello Spazio”, ha detto più volte Bezos.

Proprio per questo non deve andargli molto a genio la situazione attuale, con SpaceX del rivale Musk a segnare tappe significative nella corsa allo Spazio. Brucia ancora, forse, la scelta della Nasa di assegnare all'azienda del proprietario di X un contratto da 2,9 miliardi di dollari per il sistema di atterraggio lunare, con la successiva causa intentata da Blue Origin, poi uscita sconfitta nel duello legale. Per recuperare il gap dal rivale, alla società spaziale di Bezos servono maggiore velocità e concretezza. Il numero di Amazon, proprietario anche del Washington Post, sa come si fa e per questo intende occuparsi più da vicino di Blue Origin, un'altra freccia della faretra con cui poter primeggiare e scalzare dal trono (anche di quello dei miliardari) il nemico Musk.

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Alessio Caprodossi