Ranking Uefa, Italia dietro le big: si punta al record
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Ranking Uefa, Italia dietro le big: si punta al record

Quarto posto al sicuro e in Europa League le nostre macinano punti. Tra due anni competitivi con Germania e Inghilterra?

Abbiamo chiuso la fase a gironi bene, ma non benissimo. Il bilancio dell'ultima giornata è più che discreto, anche il ko della Fiorentina e il pareggio dell'Inter a Baku lo hanno impoverito di decimali di punto che sarebbero stati preziosi, considerato che la retrocessione della Roma in Europa League è costata al sistema Italia 0,833 punti. Poco male. Il fatto di essere l'unica nazione con ancora intatto l'intero contingente ci consentirà in primavera di fare passi importanti e, intanto, il problema della permanenza al quarto posto non è più d'attualità. Sia perché, per il sistema degli scarti, a giugno il Portogallo perderà oltre 7 punti nei nostri confronti dovendo rinunciare alla fantastica stagione 2010-2011, sia perché già quest'anno le squadre italiane hanno cambiato passo in maniera importante rispetto alla diretta concorrenza.

Il bilancio dell'ultima settimana europa prima di Natale dice che abbiamo raccolto 2 vittorie (Napoli e Torino), 2 pareggi (Juventus e Inter) e altrettante sconfitte (Roma e Fiorentina); in tutto portiamo a casa 1,000 punti che è più dello 0,833 del Portogallo (una vittoria, 3 pareggi e una sconfitta da dividere per 6) e dello 0,666 della Francia. Abbiamo fatto come gli inglesi (1,000 anche loro) e peggio solo di Spagna (1,571) e Germania (1,428). Siamo gli unici ad avere a disposizione l'en plein di partecipanti e questo deve essere un motivo d'orgoglio oltre che di stimolo per tentare in primavera di arrivare il più lontano possibile. Potrebbe essere una stagione da record prendendo in considerazione l'ultimo quinquennio. Il nostro massimo è stato 14,416 del 2012-2013 e oggi siamo già a 10,833. Coraggio.

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Ranking assoluto: Italia quarta senza problemi

Al giro di boa della stagione l'Italia si conferma al quarto posto del ranking assoluto. Sul podio ci sono Spagna (92,570), Inghilterra (78,534) e Germania (76,272). Poi arriviamo noi con 62,343 punti, staccati di quasi 14 lunghezze dai tedeschi e da quel terzo posto che significherebbe recuperare una squadra in Champions League. Come vedremo, però, si tratta di un distacco virtuale e che fisiologicamente ridurremo nei prossimi due anni. Alle nostre spalle, invece, la concorrenza è sparita. Il Portogallo che a inizio stagione ci tallonava è ormai a distanza di sicurezza: 60,215 (-2,128). Ancor più lontana la Francia (50,916 che significa -11,427). Non pervenute le altre a partire dalla Russia che negli ultimi anni sembrava il calcio in ascesa e destinato ad arricchirsi.

Ranking stagionale: a passo di record

La conferma che i club italiani hanno cambiato passo viene dalla lettura del ranking di questa stagione. Pur avendo disperso il bonus iniziale del Napoli (0,666 complessivi) e quello della Roma adesso (-0,833) siamo saldamente al quarto posto e non troppo lontani dal podio. Chi sta correndo a doppia velocità è la solita Spagna (12,785) seguita a breve distanza dalla Germania (12,714). Poi viene l'Inghilterra (11,714) e appena sotto ci siamo noi con 10,833. In proiezione possiamo segnare la migliore performance dell'ultimo quinquennio battendo il 14,416 del 2012-2013 e avvicinandosi agli oltre 15 punti (15,428) della stagione del Triplete dell'Inter. Le nazioni che ci stanno dietro stanno facendo tutte peggio: Francia (9,416), Portogallo (7,916), Russia (7,666), Belgio (7,400), Austria (6,785) e Ucraina (6,500).

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Il peso crescente dell'Europa League

La buona notizia è che finalmente abbiamo compreso il peso dell'Europa League. A metà stagione la squadra che ha regalato più punti all'Italia è la Juventus (2,666 bonus compresi), ma alle spalle c'è la pattuglia della manifestazione di riserva: Torino (1,916), Inter (1,833), Napoli (1,583) e Fiorentina (1,500). La Roma, che pure ha completato un girone a testa alta essendo inserita in un gruppo difficilissmo, si è fermata a 1,333. Adesso i giallorossi hanno l'occasione per rifarsi. Come Panorama.it ha spiegato, infatti, fare bene la seconda fase di Europa League porta al ranking Uefa più punti di un semplice passaggio da comprimari nella fase ad eliminazione diretta della Champions League. Il passato lo conferma, buttare al vento questa chance sarebbe un delitto.


La proiezione alla prossima stagione

A fine anno verranno scartati i punteggi raccolti nella stagione 2010-2011. E' una buona notizia per noi perché era stata un'annata pessima, chiusa con 11,571 contro i 18,800 (record) del Portogallo delle tre semifinaliste su quattro in Europa League. Guadagneremo su tutti: 7,229 sui lusitani, 6,786 sull'Inghilterra e 4,095 sulla Germania. E' il caso di cominciare a mettere in fia questi numeri, perché da un lato dicono che la difesa del quarto posto non è più un tema d'attualità (il Portogallo è virtualmente staccato di 9,357), mentre l'Italia si riavvicinerà in maniera sensibile al podio. Quanto? Il conto è presto fatto. Solo per il gioco degli scarti il nostro club recupererà nei prossimi due anni 10,679 punti all'Inghilterra (che al momento ci precede di 16,191) e 7,998 alla Germania (che è avanti di 13,929). La considerazione è semplice: pensare di recuperare in fretta il terzo posto è pura utopia, però c'è il margine per cominciare a ragionare al rialzo e non solo in difesa. La chiave è sempre la stessa: prendere l'Europa League come se fosse la Champions, senza snobbarla come fatto in passato. Da febbraio le prime risposte.

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Giovanni Capuano