Inter, stangata Uefa per il fair play finanziario. Multata anche la Roma
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Inter, stangata Uefa per il fair play finanziario. Multata anche la Roma

Nyon sanziona i due club: 6 milioni per i nerazzurri e 2 per i giallorossi (ma possono salire). Mercato e rose ridotte per le prossime competizioni europee

Non una stangata, ma nemmeno una passeggiata di salute. Dopo mesi di inchiesta, verifiche e incontri l'Uefa ha pubblicato il dispositivo del patteggiamento che riguarda Inter e Roma per la violazione dei parametri del fair play finanziario. I due club sono stati ritenuti responsabili e condannati, come era ampiament previsto, anche se la gradazione delle sanzioni è diversa perchè la situazione di bilancio dell'Inter era e resta nettamente più difficile rispetto a quella della società diPallotta. Multe, limitazione nelle rose, obbligo di raggiungere la parità di bilancio e mercato ridotto: sono questi i capitoli che Inter e Roma si troveranno ad affrontare nei prossimi mesi. Le sanzioni saranno in parte pagate subito e in parte congelate: potrebbero anche arrivare a 20 (Inter) e 6 (Roma) milioni di euro.

Le sanzioni contro l'Inter

L'Inter ha patteggiato una sanzione divisa in più punti, che parte dal presupposto del mancato raggiungimento degli obiettivi del fair play finanziario. Il dispositivo che la società di Thohir ha sottoscritto prevede nello specifico:

1) Impegno a raggiungere il break-even entro il 2018-2019

2) Impegno a ridurre il rapporto tra ricavi e costo del personale nel 2015-2016 e 2016-2017 e limitazioni sugli ammortamenti a bilancio del costo dei giocatori. Significa monte stipendi ridotto e addio a super ingaggi

3) Multa da 20 milioni di euro che l'Uefa tratterrà man mano dai premi che gira al club per la partecipazione alle coppe europee. Di questi vengono pagati subito 6 milioni di euro (in tre rate), mentre gli altri 14 milioni sono congelati sotto condizionale e potranno essere cancellati in caso di rispetto delle condizioni del patto

4) Accordo su un deficit massimo di 30 milioni di euro per il 2015-2016 e nessun deficit per il 2016-2017

5) Limitazione a 21 giocatori iscrivibili in Lista A per la stagione 2015-2016 che diventeranno 22 nel 2016-2017 e potrebbero tornare 25 dal 2017-2018 in caso di rispetto dei punti del patto stipulato con l'Uefa

6) Limitazioni negli acquisti di giocatori basata sul rapporto tra mercato in uscita e mercato in entrata. Anche questo voce potrà essere cancellata dal 2017-2018 in caso la correzione dei conti sia sufficiente a rispettare i parametri del fair play finanziario

Nel caso dell'Inter, ovviamente, la parte che riguarda le limitazioni a mercato e rosa per la Lista A scatta dal primo anno di qualificazione a una coppa europea e non necessariamente dal 2015-2016, considerato che i nerazzurri non hanno al momento la certezza di agguantare almeno il sesto posto che vale i preliminari estivi dell'Europa League.


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Le sanzioni contro la Roma

Decisamente meglio è andata alla Roma che ha evitato la stangata. Partiva da una situazione finanziaria migliore che, però, non le ha evitato limitazioni al mercato e alla rosa oltre alla multa col solito meccanismo della condizionale. Ecco il dispositivo nello specifico:

1) Impegno a raggiungere il break-even entro il 2017-2018

2) Multa da 6 milioni di euro che l'Uefa tratterrà man mano dai premi che gira al club per la partecipazione alle coppe europee. Di questi vengono pagati subito 2 milioni di euro (in tre rate), mentre gli altri 4 milioni sono congelati sotto condizionale e potranno essere cancellati in caso di rispetto delle condizioni del patto

3) Accordo su un deficit massimo di 30 milioni di euro per il 2015-2016 e il 2016-2017

4) Limitazione a 22 giocatori iscrivibili in Lista A per la stagione 2015-2016 che torneranno a essere 25 dal 2016-2017 in caso di rispetto dei punti del patto stipulato con l'Uefa

5) Limitazioni negli acquisti di giocatori basata sul rapporto tra mercato in uscita e mercato in entrata. Anche questo voce potrà essere cancellata dal 2016-2017 in caso la correzione dei conti sia sufficiente a rispettare i parametri del fair play finanziario.

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Giovanni Capuano