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Marco Luzzani/Getty Images
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Inter, avanti con Mazzarri

La società ha fiducia nell'allenatore ed un contratto che lo rende "intoccabile" (a meno che...)

Walter Mazzarri resta ben saldo sulla panchina dell'Inter. Almeno per ora. E' quanto esce dagli uffici della sede nerazzurra il giorno dopo la sconfitta pesante con la Fiorentina. A questo proposito la sensazione è che la figuraccia di ieri sera abbia fatto più male della battuta d'arresto interna con il Cagliari. Contro la squadra di Zeman infatti si è pensato più agli episodi negativi (l'errore e l'espulsione di Nagatomo) ma ieri a Firenze contro i viola ancora in crisi, senza attaccanti titolari e senza successi al Franchi ci si aspettava una squadra con più voglia di vincere e determinata. Invece nulla.

Nessuno però al momento mette in discussione il tecnico livornese; un po' forse per giustificare la scelta di pochi mesi fa del rinnovo per Mazzarri, ma è forte la convinzione che il futuro sia dalla sua parte. "Due settimane fa - è l'opinione di un dirigente nerazzurro - noi eravamo una squadra in salute che guardava speranzosa al terzo posto. Adesso siamo diventati un disastro. Sono i soliti eccessi del calcio". L'idea (o la speranza?) è quella di avere la squadra nel girone d'andata attorno al 4°, massimo 7° posto, con un piede in Europa e non troppo lontana dalla zona Champions League. A gennaio poi la si vorrebbe rinforzare con un paio di innesti per poter poi puntare al terzo posto. Un ottimismo legato anche al fatto che le squadre che ora sopravanzano la banda di Mazzarri non sono considerate così superiori.

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C'è poi da considerare che lo spogliatoio al momento è compatto con il suo "mister" e non esistono clan o divisioni pericolose. A questo va inoltre aggiunta la questione contrattuale, che comunque porta ad evitare clamorosi esoneri. Mazzarri ha infatti appena sottoscritto un biennale da 14mln di euro lordi totali; tanti soldi per le casse di una società che ha non uno, ma due occhi attenti al bilancio. In più al momento le alternative sul mercato non vengono ritenute affidabili; Mancini sarebbe una minestra riscaldata, Spalletti non stuzzica la fantasia della dirigenza e gli altri sul mercato sicuri che siano meglio di Mazzarri? Per la società al momento la risposta è no!

Avanti così, quindi, malgrado la sollevzaione dei tifosi. Anche se, si sa, nel calcio non c'è nulla di sicuro. Dopo la sosta per la Nazionale ci si aspetta una squadra diversa. Se con il Napoli dovesse andare male ed in coppa si dovesse fare una brutta figura, quella che oggi sembra una panchina certa tra due settimane potrebbe davvero cominciare a traballare.

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Nicolò Schira

Esperto di mercato TuttoLegaPro.com. ViceDirettore TuttoB.com. Reporter di Calciomercato su Panorama.it. Nel 2013 Sportitalia

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