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Cavani al Psg: le big d'Europa protestano con l'Uefa

L'ennesimo acquisto-record da 64 milioni dei parigini ha spinto gli altri club a telefonare a Nyon per chiedere ragioni alla luce delle regole del fair-play finanziario

Secondo alcune indiscrezioni, dopo l'annuncio dei 64 milioni pagati per Edison Cavani, questa mattina il centralino della sede dell'Uefa a Nyon è stato tempestato di telefonate di protesta. Non da parte dei tifosi, ma dei dirigenti degli altri più forti club europei (dal Bayern Monaco al Chelsea, al Real Madrid) che chiedevano come il mercato del Psg potesse accordarsi con le tanto sventolate regole del fair-play finanziario. Lapidaria - sempre secondo le indiscrezioni - la risposta dei vertici del calcio europeo: "Quelle del fair-play non sono regole preventive, ma punitive: il Psg è quindi libero di fare gli acquisti che vuole, l'importante è che i suoi conti siano a posto al termine del triennio d'osservazione". Triennio che per i francesi scade al termine della stagione 2014-2015

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