C'era una volta la schedina...
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C'era una volta la schedina...

Dal tredici al Totocalcio alle "quote live". Ecco com'è cambiato il mondo delle scommesse sportive

Sembrano lontani i tempi delle domeniche passate con la radiolina all’orecchio nella speranza che la buona sorte ci regalasse il mitico “tredici al Totocalcio". La schedina ha accompagnato le abitudini degli italiani per più di mezzo secolo finchè, con l’avvento del gioco online (e delle liberalizzazioni sulle scommesse), si è chiusa un’era e oggi chiunque, purché maggiorenne, può crearsi una propria schedina di gioco selezionando gli eventi che più gli interessano o con le quote più accattivanti.

Le possibilità sono infinite: su una partita di calcio possono essere proposte infinite tipologie differenti di scommesse, a loro volta suddivise in giocate antepost (effettuate prima che l’evento abbia inizio) e “live” (eseguite durante la gara). Della schedina sono sì sopravvissute le puntate “1X2” ma il giocatore di oggi può e vuole comporre una “bolletta” più ragionata e con maggiori chance di successo.

Prendiamo un esempio di come ragiona uno scommettitore online del 2012: nelle statistiche del campionato di Serie A le squadre con la media in minuti più alta nel possesso palla sono Juventus e Milan (quasi 29’ a partita per ciascuna). Al contrario, formazioni quali Genoa, Siena e Udinese (circa 21’ di possesso della sfera a gara) preferiscono lasciare il pallino del gioco in mano agli avversari e agire di rimessa. Quando dunque il Milan gioca contro il Genoa è molto probabile che al fischio finale i rossoneri abbiano un possesso palla superiore a quello dei grifoni. Maggior possesso palla significa spesso anche maggior pericolosità offensiva, quindi più tiri verso la porta e di conseguenza un maggior numero di calci d’angolo a favore. Su Bwin.it (uno dei più importanti portali di gioco online in Italia) è possibile scommettere su tutte le statistiche finali di un partita come appunto i minuti di possesso palla e i corner battuti, ma anche sulla possibilità che a una delle squadre venga assegnato un calcio di rigore oppure che le vengano attribuiti dei cartellini gialli (o rossi).

Rispetto ai tempi della schedina è cambiata anche la copertura televisiva degli incontri: le decine di telecamere a bordo campo consentono di ammirare ogni gesto tecnico da diverse angolazioni e così il "palinsesto del betting" si è ampliato così che ora su può scommettere in diretta su qualsiasi evento può accadere sul terreno di gioco: il risultato del primo tempo, la somma totale dei gol, se il numero di quest'ultimi sarà pari o dispari... (Bwin.it). Il tutto con quote di scommessa variabili, in tempo reale.

Insomma, nel corso degli anni è come se si fosse passati dalla schedina “1X2” alla schedina “1X2.0”. Resta l’imponderabilità del risultato finale che in fondo è ancora a tutt'oggi l'aspetto più bello dello sport. Di diverso è che forse ci si sente un po’ più esperti e magari anche un pò più fortunati.

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