Ecco perché l'iPhone 6 non sostituirà il portafogli
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Tecnologia

Ecco perché l'iPhone 6 non sostituirà il portafogli

Il nuovo iPhone 6 dovrebbe supportare pagamenti mobile tramite chip NFC. Ma sebbene Apple abbia tutte le carte in regola per sfondare in questo campo, l'operazione potrebbe fallire. Ecco perché

A una settimana dall’atteso evento che battezzerà il nuovo iPhone 6, su una questione più o meno tutti sono d’accordo: se c’è qualcuno che può riuscire ad aprire un varco verso l’orizzonte dei pagamenti mobile, quel qualcuno è Apple.

I motivi sono molteplici. Innanzitutto Apple gode di una certa fiducia, in termini di sicurezza (almeno fino a ieri ) e di facilità di utilizzo, presso i suoi utenti, basti considerare che su iTunes sono state registrate più di 600 milioni di carte di credito. Inoltre, già con l’iPhone 5S Cupertino ha introdotto la tecnologia Touch ID, che fornisce a Apple un ulteriore elemento di vantaggio sulla concorrenza.

Non bastassero queste premesse, Tim Cook e soci sembrano decisi a introdurre, con il nuovo iPhone 6, una tecnologia NFC e una nuova funzionalità connessa al mobile payment. Ad avvalorare questa ipotesi spunta un’indiscrezione che parla di un accordo tra Apple e tre fra i maggiori gestori di carte di credito, ossia VISA, Mastercard e AmericanExpress.

Insomma, sembra che sul tavolo ci siano tutte le carte per consentire ad Apple di fare da apripista alla rivoluzione dei pagamenti tramite cellulare. Eppure, i pronostici non sembrano così rosei.

Tra gli addetti ai lavori infatti, la notizia ha fatto sollevare ben poche sopracciglia. La ragione è piuttosto intuibile: negli anni passati in molti hanno cercato di varare questo tipo di imbarcazione, e nessuno è riuscito a evitare il naufragio. È successo a Google, è successo a Square, ed è successo persino a VISA, Mastercard e American Express, la cui ultima joint-venture si è rivelata un sostanziale buco nell’acqua.

Il fatto è che, come fanno notare alcuni analisti, non basta che qualcosa sia “cool” per aspettarsi che prenda piede. La gente è abituata a pagare in contanti e sempre di più tramite carta di credito o di debito, ben pochi avvertono la bruciante esigenza di trasformare il proprio smartphone in un portafoglio.

Un’esigenza che invece è lampante per Apple e gli altri colossi dell’hi-tech americano, che nei pagamenti mobile intravedono un’opportunità di profitto senza precedenti. Le previsioni , del resto, danno loro ragione: se nel 2013 il mercato del mobile payment ha toccato quota 235 miliardi di dollari, entro il 2014 questa cifra potrebbe addirittura triplicare.

Come può dunque Apple riuscire a convincere milioni di utenti a pagare tramite telefonino? Facendo in modo che l’utente abbia tutti gli interessi a optare per l’iPhone Wallet a discapito della tradizionale carta di credito. Una soluzione potrebbe essere creare un sistema di fidelizzazione come quello operato da Starbucks con la sua app mobile , grazie alla quale è riuscita a trasformare un'operazione sterile come il pagamento, in un sistema per migliorare l’esperienza del cliente (oltre a pagare, il cliente Starbucks ha la possibilità di ricevere offerte personalizzate e altri tipi di “ricompensa”).

Se Apple deciderà di seguire questa strada, allora potrebbe davvero vincere la sfida per il mobile payment. Del resto, se negli ultimi anni c’è stata un’azienda capace di imporre nuove esigenze, quella è stata proprio Apple.

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Fabio Deotto