Sleeping Dogs, Hong Kong è nelle tue mani - Recensione

Se prendessero Johnnie To, o a qualche altro fenomeno del cinema di Hong Kong, e gli dicessero: "Fa' il gioco che vuoi", probabilmente uscirebbe qualcosa di molto simile a Sleeping Dogs , un free roaming che ti catapulta nel sottobosco criminale della metropoli cinese, dominato dalle Triadi.

Per i videogame di questo genere il problema è sempre lo stesso: come evitare di perdersi nella pletora di cloni di Grand Theft Auto – ruba un'auto, esplora un po', uccidi qualcuno, scappa dalla polizia, eccetera. Servono personalità, idee chiare e spunti vincenti, e Sleeping Dogs li ha. Già la scelta di Hong Kong è un punto di forza decisivo, con la sua atmosfera pericolosa ed esotica che ti conquista subito.

Ma oltre allo scenario c'è anche sostanza a palate. La cura riposta nelle componenti action è notevole: dalle capacità acrobatiche del protagonista, che scavalca ostacoli e automobili con l'agilità di Ezio Auditore, al sistema di combattimento a mani nude, crudo e profondo, che richiama quello degli ultimi due Batman . Il pacchetto offre anche un modello di guida ben calibrato e una sceneggiatura che acchiappa pur ricalcando una situazione stravista (il poliziotto infiltrato).

Il controcanto è che, quando assembli così tanta roba e poi molta altra ancora, non tutto si rivela di qualità sopraffina (vedi le fasi con pistole e mitra), e bisogna accettare certi limiti fisiologici del genere. La storia principale inoltre si esaurisce po' in fretta, 15 ore suppergiù; meno male che il corredo di attività e missioni secondarie, e il piacere di andare a zonzo, allungano la vita al gioco.

Realizzato con grande competenza, Sleeping Dogs si impone come uno dei migliori open world da parecchio tempo a questa parte. Molti forse non lo avevano messo nelle previsioni di spesa del 2012: sarà il caso di rifare i calcoli.

Voto: 87

Piattaforma: PC, PlayStation 3, Xbox 360
Sviluppatore: United Front Games / Square Enix London Studios
Produttore: Square Enix