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EPA/ANTHONY ANEX
Tecnologia

Sci sulla neve sempre connessi

Scarponi intelligenti, caschi, maschere e cuffie con cui stare sui social, droni per filmare le discese. Ecco le novità per lo sci tecnologico

Che il mondo del fitness sia stato contagiato dalla tecnologia non è una novità. Gli scaffali dei negozi sono pieni di braccialetti, orologi e indumenti ricchi di sensori che rilevano pulsazioni e analizzano, in modo scientifico, prestazioni di runner, ciclisti, nuotatori, tennisti, calciatori dilettanti e professionisti. Oggetti intelligenti che elaborano i dati con sofisticati algoritmi e restituiscono i progressi conseguiti sotto forma di grafici e statistiche sugli schermi degli smartphone. È l’evoluzione, in chiave fitness, del selfie. Un rito hi-tech per cui gli americani hanno già coniato una definizione: «quantified self». Una fotografia della propria prestanza fisica che sfama due insaziabili bisogni: automisurarsi e condividere i propri traguardi sui social.

La scorsa stagione, per gli edonisti dello sport, mancava all’appello lo sci. Un gap che è stato colmato: quest’anno gli appassionati del quantified self e degli oggetti intelligenti possono monitorare le proprie discese (e migliorare lo stile) grazie a sensori da inserire negli scarponi che dialogano con lo smartphone e si trasformano in cyber-maestri di sci. La rivista economica Forbes ha appena pubblicato una ricerca (The changing landscape of the ski market) che conferma il cambiamento in atto: una persona su cinque, già oggi, in pista porta con sé tecnologia indossabile. Le action cam, telecamere in grado di effettuare riprese adrenaliniche,  sono già avvitate sul casco (o sul bastoncino) del 23 per cento degli sciatori. Seguono, con il 21 per cento, quelli che hanno un tracker che rileva pulsazioni. Alcuni narcisi delle nevi nello zaino si portano anche un drone che li riprende come un cameraman personale.

Tra gli oggetti più richiesti, poi, ci sono scarponi che si scaldano a comando con un colpo di polpastrello sullo schermo touch dello smartphone e sistemi audio per ascoltare la musica e telefonare mentre si scia. Perché tracciare solchi nella neve fresca è bello e fa sentire liberi, ma riuscire a staccare la spina dalle nostre abitudini digitali sembra essere impossibile. La maschera da sci IceBrkr è una delle novità più tecnologiche della stagione: si collega al telefono via bluetooth, ma non ha un vero microfono. Utilizza due stanghette inserite nella fascia elastica per catturare le vibrazioni della scatola cranica e trasformarle in suoni. Così si può parlare al telefono mentre si sta facendo una discesa o il vento soffia. Rumori di fondo che l’interlocutore non sentirà. Tra le novità c’è anche la giacca 7Sphere Hydro Bot di Kjus che fa evaporare il sudore grazie  a un fantascientico sistema di elettro-osmosi attivabile dallo smartphone. La neve c’è, la tecnologia pure. Non resta che partire.  

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Guido Castellano