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Roberto Coda Zabetta, le opere di un appassionato viaggiatore

Ventiquattro nuovi lavori su tessuto e alcuni disegni progettuali riportano in Italia l’artista biellese, dopo un intenso anno di mostre in giro per il mondo

Ventiquattro nuovi lavori su tessuto e alcuni disegni progettuali riportano in Italia Roberto Coda Zabetta, dopo un intenso anno di esposizioni in giro per il mondo. In mostra dal 7 luglio all’8 agosto a Pietrasanta, Lucca, nel Complesso post-industriale Ex-Marmi.

L’artista biellese, classe 1975, già assistente di Aldo Mondino, si addentra in se stesso e produce, per la prima volta, una serie di  lavori introspettivi, che non nascono da un fatto di cronaca. Grandi volti dipinti su vecchi tessuti, scudi, maschere di guardiani incorruttibili, depositari e protettori di una conoscenza che nasce da una riflessione sul passato e che genera una bellezza nuova. Questi volti sono una porta, segnano un confine: da un lato la storia, personale e universale, che non si può e non si deve dimenticare, dall’altro il futuro che, consapevole della propria memoria, procede con passo animato dalla speranza.

Pressoché in concomitanza, dal 26 giugno al 31 luglio, la Ronchini Gallery di Londra presenta una serie di lavori in bianco e nero dell’artista, tipici della sua produzione che nasce dall’action painting e dalla ritrattistica.

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