Petula Clark
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Petula Clark: "Guardo al futuro e sperimento"

Classe 1932, la stella della musica inglese è più in forma che mai: nell'intervista ci racconta del nuovo album, del tour e di un duetto che vorrebbe realizzare

Petula Clark è una lady prossima agli 84 anni (li compirà a novembre) che ha l'entusiasmo di una teenager. Nonostante la carriera straordinaria, lunga 7 decadi e lastricata di hit (ben 159 in 40 Paesi), l'interprete di Downtown – successo doppio in Italia, grazie alla versione Ciao ciao – proprio non riesce a stare lontana dagli studi di registrazione.

"Nelle 11 tracce nuove si mischiano elettronica e folk, pop e canzone d'autore. Amo sperimentare e cercare sempre sonorità contemporanee: guardo avanti, mai indietro" precisa l'inossidabile cantante inglese, mentre racconta del sessantunesimo album From Now On (Bmg Rights Management/Ada/Warner).

Nel suo futuro cosa c'è?

A breve termine, un tour: i concerti sono la mia grande passione.

Passerà anche dal nostro Paese?

Lo spero! Ricordo ancora le parole di Ciao ciao: 'Diventeranno facili i baci dell'estate…' (ride, ndr). Sì, mi piacerebbe molto ricantarla dal vivo. Per ora ho fissato 15 date nel Regno Unito e non vedo l'ora di iniziare il viaggio. Sono andata via dalla Gran Bretagna una quarantina d'anni fa e tornare nella mia terra d'origine mi regala sempre emozioni fortissime.

Dove vive?

A Ginevra. Ho scoperto la Svizzera nel 1969, mentre giravo il musical Addio, Mr. Chips! con Peter O'Toole. Quei paesaggi mozzafiato mi hanno conquistata all'istante, al punto che ho comprato un fazzoletto di terra e ho subito costruito casa. Mio figlio Patrick è nato lì, nel 1972.

Regina delle classifiche e dei botteghini, di quel periodo avrà ricordi splendidi.

Eccome: ho avuto l'onore di conoscere persone speciali, da Fred Astaire a Elvis Presley, di cui ero amica. Però non sono una nostalgica: non ascolto mai i miei dischi né rivedo i film in cui ho recitato. Certo, non rinnego il passato: senza il bagaglio straordinario di esperienze che mi porto dietro, non sarei la donna positiva e intraprendente di oggi.

Ha collaborato con John Lennon, Michael Jackson, Jacques Brel, e, in From Now On, con Charles Aznavour: chi sarà il suo prossimo partner?

Adoro Sam Smith, chissà che non capiti come con Paolo Nutini: abbiamo duettato al Montreux Jazz Festival nel 2008 e le nostre voci in Goin'To Chicago Blues sembravano nate per stare insieme. Gli chiederò il bis, prima o poi.

Quale artista, invece, potrebbe essere la sua erede?

A questa domanda non so rispondere, è davvero difficile sceglierne una, ci sono tante ragazze in gamba. Per tagliare la testa al toro, dico una donna: Annie Lennox. È il talento musicale in persona, non una semplice cantautrice.

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Cristina Marinoni