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Panorama d'Italia, tutti i numeri di un successo

6 milioni di persone coinvolte, 216 eventi, 448 relatori, 2.242 tweet... L'edizione 2016 del tour in cifre

Vorrei poter restare qui, a lavorare per la mia terra, ma purtroppo sarò costretto ad andare via, per farcela. Spero però un giorno di poter tornare, per migliorare le cose qui" dice al microfono di Panorama d'Italia Carmelo Cermigliaro, studente di liceo a Trapani, e questa sua tristezza, questo suo desiderio, esprimono gran parte del senso del tour del nostro settimanale, che proprio nel capoluogo siciliano ha concluso la sua edizione 2016, la terza. 

Orgoglio, identità, voglia di cambiare, di valorizzare quel "meglio dell'Italia" che ancora deve esprimersi, o far brillare di più quel che già riesce a emergere: "È un onore per me accompagnarvi in questa perla, Mantova, di una bellezza da pelle d'oca", diceva Serena Previti, guida turistica professionale. Ed era a suo modo una perla anche lei. Sentimento e progetti; bellezza e determinazione; gusto e cultura; relax e polemiche. E poi musica, scienza, economia, politica. Non è mancato nulla, a "Panorama d'Italia 2016". E ai 130 mila spettatori intervenuti ai 216 eventi - con 448 relatori - delle dieci tappe. E ancora: 200 imprenditori intervistati, 200 start-up e 700 imprese raccontate, 16 autori letterari, 21 musicisti e cantanti, 15 attori, 5 ministri, 8 presidenti di Regione, 9 sindaci e un vicesindaco, 17 chef di cui 9 stellati che hanno cucinato per 2.000 ospiti agli show-cooking.

Videoricetta: il cous cous con la zucca fritta in agrodolce

Numeri tutti in crescita, anno su anno. Sei milioni di italiani sono stati raggiunti sul territorio dai vari canali su cui è vissuto il tour tra settimanale, il suo sito e i suoi social. Altrettante le visualizzazioni su Facebook, dove, in più, le dirette video delle lezioni di Vittorio Sgarbi hanno raggiunto oltre 100 mila utenti a tappa, un successo senza precedenti.

Anche quest'anno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha avuto parole di elogio e di sprone per il tour riassunte in un messaggio inviato a ottobre in occasione della tappa di Milano, nel quale ha sottolineato tra l'altro: "Il dialogo, il confronto, il rispetto per l'altro sono beni preziosissimi. Così come lo è la ricerca della qualità: da essa dipende gran parte del nostro sviluppo futuro".

Fedele al viatico del presidente, e raccontando "il meglio dell'Italia visto da vicino", il tour ha voluto dare quest'anno anche alcuni nuovi concreti contributi ai territori dove ha sostato: libri donati alle scuole, 3.400, con il concorso "100 libri per una scuola"; centinaia di colleghi giornalisti ospitati ai convegni formativi, gratuiti (come tutti gli eventi del tour) accreditati dall'Ordine; una start-up a tappa premiata con una "cassetta di attrezzi" digitali offerti da Ibm, Telecom, Ibiie Pegaso; oltre 1.200 giovaniincontrati da Hrcommunity, una delle grandi novità dell'edizione 2016, per sentirsi spiegare come cercare al meglio il lavoro adatto a sé, come sostenere una selezione, scrivere un curriculum, affrontare un colloquio.

E ancora centinaia di imprenditori e professionisti "formati" da Win the bank, perché imparassero a ottenere credito dalle banche, e da Performance Strategy, in affollatissima conferenza sulla leadership durante la tappa di Milano. Già: Milano. Un'altra novità 2016, una maxitappa di sette giorni con 54 eventi, un tourbillon di personaggi, invenzioni, scoop, da Ken Follett a Meryl Streep, chef premiatissimi, tre ministri, Stefania Giannini, Gianluca Galletti e Carlo Calenda, star della musica e della canzone.

Panorama d'Italia a Milano: il "best of"

Alla carovana siè aggiunto un prezioso, nuovo compagno di viaggio, Focus, il mensile più letto d'Italia, che ha affiancato le altre brand-extension del settimanale, Icon, Icon Design e Flair, con due tavole rotonde per tappa, dedicate all'ambiente e allo spazio, multimediali, arricchite da contributi del Cnr, dell'Aeronautica militare e delle principali Università, altre preziose stelle fisse del tour.

Ma è grazie agli sponsor, i veri partner strategici del tour, che tutto questo è stato possibile. Multinazionali come Ibm, Eni o Enel, aziendegioiello come Cruciani, Banca Mediolanum o l'Università telematica Pegaso, e ancora realtà consolidate come Invitalia, Cobat, Eicma, Autostrade, Poste Italiane, Msc, Lottomatica e molti altri, che hanno dato contributi fondamentali ai contenuti di molti eventi e si sono potuti riconoscere nelle 870 segnalazioni di cronaca riscosse dal tour sui media raggiunti in tutta Italia, oltre alle 400 pagine di Panorama e alla ricchissima messe dei contatti sul web, tra cui i 250.000 fan su Facebook, i 95.000 follower su Twitter (con 3,5 milioni di visualizzazioni) e i quasi 7.000 tra like e commenti su Instagram.

"Contiamo molto su Milano, come città pivot di questa nuova rivoluzione industriale: sa tenere insieme la manifattura e i servizi, è un bell'esempio, e gli esempi servono" aveva detto il ministro Calenda, nel convegno d'apertura della tappa milanese. È vero, gli esempi servono. E ne abbiamo ammirati tanti, quest'anno a Panorama d'Italia. Ma due svettano sugli altri: quello della Lega del Filo d'Oro, al quale l'edizione ha potuto offrire una raccolta di solidarietà di oltre 80 mila euro, grazie alle donazioni e alla vendita solidale dei braccialetti di Cruciani, fondi con cui la straordinaria onlus accelererà il completamento del nuovo centro di assistenza di Osimo; e quello di Danilo Ferrari, 32 anni, catanese, laureato in Scienze dell'educazione, giornalista e scrittore, immobilizzato da una tetraparesi spasticodistonica, fervido comunicatore con il mondo grazie al solo linguaggio degli occhi: "Anche il mio esistere in questo modo deve avere un senso" ha risposto al direttore Mulè che gli chiedeva se avesse fede in Dio. "E forse questo senso si spiega solo pensando a una realtà più ampia".

Ecco, l'esempio di Danilo che il tour vuol fare suo sta proprio nella ricerca di un senso più ampio dentro ciascun evento, ciascuna persona, ciascuna scintilla di umanità, bellezza, cultura, valore ed ingegno che abbiamo raccolto e raccontato in questo lungo percorso. Il senso dell'Italia che può farcela.

Le mille vite di Danilo Ferrari

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Stefano Carrara
Da sinistra: Ken Follett, Vittorio Sgarbi, Stefano Zecchi, Marizio De Giovanni, Massimiliano Locatelli, Davide Rampello e Valerio Massimo Manfredi

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Sergio Luciano