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Fare banca tra etica e i valori dei "nuovi eroi"

Oscar di Montigny, marketing manager di Banca Mediolanum, a Panorama d'Italia spiega come si può essere grandi esprimendo gratitudine

Dipende da noi: vivere meglio, investire meglio, non fare cattivi affari, dipende da noi. Se ci riflettiamo seriamente, e agiamo di conseguenza – dice Oscar di Montigny, direttore del marketing, della comunicazione e dell’innovazione di Banca Mediolanum  - il cambiamento d’epoca, velocissimo, che stiamo vivendo potrebbe portarci presto in un mondo eticamente ed anche economicamente migliore.

Brexit o non Brexit, crisi o non crisi. Un mondo migliore perché il web mette tutto in chiaro, ci permette di giudicare, confrontare, difenderci dai furbi e scambiare valore, sostegno e positività con chi gioca pulito: nel business come anche nei rapporti umani e nella vita di tutti i giorni.

Parlando di marketing, di Montigny finisce col parlare d’etica, o meglio: parla di etica e di valori come l’amore e la gratitudine, parla di vita e di morte per dimostrare, in un’ora di conversazione fitta-fitta davanti a cento persone attentissime nel meraviglioso Palazzo Rasponi dalle Teste di Ravenna, che è solo sui valori che una grande azienda con milioni di clienti può e anzi deve fondare il suo successo.

Banca Mediolanum e il tempo dei nuovi eroi

Benvenuti nel mondo di Oscar, un banchiere atipico, che qui a Ravenna – nel quadro di “Panorama d’Italia” – detta un titolo originale alla sua conferenza: “0.0 – Il Tempo dei Nuovi Eroi”. Tanto per incuriosire? No, o non solo: lo fa per scuotere la nostra attenzione e richiamarla sulla profondità e l’urgenza del cambiamento e del ritorno ai valori.

“Zero punto zero”, spiega, “significa rimettere l’essenza delle cose al centro delle nostre vite, rimettere l’uomo al centro superando i piccoli passi, i rimaneggiamenti del vecchio”, e qui riecheggia quel molto di etica a volte presente anche negli slogan commerciali (come “Il cliente al centro”) che una grande azienda può scegliere di adottare.

Ma i “nuovi eroi” che c’entrano e chi sono? Gli eroi che abbiamo amato nei libri di storia e di mitologia – da Achille ad Ettore, da Prometeo ad Ercole fino a Garibaldi o a Giovanna d’Arco o a Che Guevara – sono quelli che si sacrificano per l’ideale del bene collettivo.

Oggi non serve salire al rogo, per essere eroi ma “è il tempo della responsabilità”, afferma di Montigny. In un’epoca di cambiamenti velocissimi, bisogna scegliere da che parte stare e poi starci davvero, affermando con forza opinioni e valori.

“Diceva Martin Luther King”, racconta quest’atipico banchiere, “che anche se non si è responsabili di una stortura in cui si vive, se non si fa nulla per cambiarla, lo si diventa. Ecco, oggi il nuovo eroe è chi sceglie il bene, chi cambia le cose nella direzione giusta, che è poi – scommette Oscar – anche l’unica davvero conveniente, anche in termini economici, per le aziende e per tutti noi”.

Se la Coca Cola lascia il rosso e sceglie il verde, se abbandona lo zucchero e adotta la Stevia – cita a mo’ di esempio di Montigny – non lo fa per un bieco calcolo di marketing ma perché ha capito che un’alimentazione sana è un valore percepito dai consumatori, che vogliono sì bere la loro bibita preferita ma chiedono che sia, appunto, più sana e sostenibile.

“Oggi un’azienda vince se tratta talmente bene i suoi clienti da suscitare in loro gratitudine. Perchè sapete cos’è la gratitudine? È memoria riconoscente e desiderio di contraccambio, quindi passaparola. Due obiettivi essenziali, da sempre, per qualunque azione di marketing aziendale”, osserva Oscar.

Già: chi è grato a qualcuno per un bene di valore acquistato a un prezzo giusto, per un servizio efficiente e ben gestito, se lo ricorda, ripete l’acquisto, ne parla bene e fa pubblicità al fornitore, perché gli è, appunto… grato!

E così, piano piano, si snebbia il discorso generale – partito altissimo, tutto sul piano etico – proposto da di Montigny e si arriva a un “dunque” che incrocia le cose pratiche e contingenti di cui forse, all’inizio, la gente s’aspettava di sentir parlare: la Brexit e le sue conseguenze sui mercati, dove va il risparmio, la crisi delle banche…

In realtà, certo: discutere di queste cose è importante, ma ancor più importante è capire il contesto una grande banca agisce, e la direzione in cui va, le scelte etiche alla base dei suoi comportamenti, il rapporto con i clienti che intende mantenere: “Perché come ha detto Gandhi – cita di Montigny – la velocità non potrà fare la differenza, se si andrà nella direzione sbagliata”.

Quindi, in un’epoca così veloce, è importantissimo accertarsi di star viaggiando nella direzione giusta. E Banca Mediolanum – ripete di Montigny – è e vuole essere sempre di più un’azienda etica in cui, certo, si punta anche al “giusto profitto” ma comunque collocando al centro il cliente e i suoi interessi, in un rapporto che vuole creare gratitudine e amore, per durare nel tempo e generare positività per tutti.

E allora anche nelle scelte di tutti i giorni, tra una Brexit ed un’opportunità borsistica, si vivrà una bella sfida vincente sul piano dei valori: “questa è la ragione per cui sto in quest’azienda e mi piace così tanto starci”, conclude Oscar. E la sala applaude, perché capisce e ci crede.

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Silvia Morara
Il Convegno Mediolanum: "0.0 – Il tempo dei nuovi eroi" con Oscar Di Montigny (direttore Marketing, Comunicazione e Innovazione di Banca Mediolanum) - Ravenna 29 giugno 2016

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Sergio Luciano