Il futuro inizia a Navacchio
Da 15 anni il Polo tecnologico è una fucina per imprese ad alto contenuto hitech
Sorto alle porte di Pisa nel 2000, il Polo tecnologico di Navacchio intorno alle start-up ha creato l’humus più favorevole, sta sulla breccia da 15 anni ed è in continua espansione. "Abbiamo creato un contesto ideale per le piccole e medie imprese" dice il direttore generale Alessandro Giari. "Eravamo consapevoli che le sorti di ogni azienda si decidono nel momento in cui dal laboratorio si passa al mercato soprattutto tra le aziende del comparto hi-tech. Noi cerchiamo di accompagnarle nel loro percorso per evitare che questo accada".
Oggi il Polo è la terza realtà aggregativa: ci lavorano 50 aziendeche impiegano oltre 500 addetti. Un terzo sono donne, i tre quarti sono laureati e l’età media supera di poco i 35 anni. Numerose anche le partnership: Cnr, Politecnico di Milano, gli altri distretti tecnologici italiani e con decine di università e grandi aziende, a Piaggio alla Nasa. "Ogni realtà accettata dall’incubatore" dice Giari "usufruisce di una gamma di servizi comuni, dalla consulenza contrattuale ai finanziamenti, dal marketing, alla sicurezza industriale". Risultato: negli ultimi cinque anni le aziende incubate non hanno mai smesso di crescere. "Ma quello che ci conferma la bontà del nostro piano è che anche chi ha fatto il salto ha scelto di rimanere qui da noi".