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L'educazione alimentare comincia a scuola - FOTO e VIDEO

Falsi miti e leggende da sfatare a "La salute nel piatto", l'appuntamento con Focus e gli esperti di nutrizione per Panorama d'Italia

Lasagne, tortellini, ragù, salumi. Bologna invita a sedersi a tavola. E il magazine Focus lo fa, nella tappa emiliana di Panorama d’Italia, con l'incontro la “Salute nel piatto” che si è tenuto nel Salone Banca di Bologna a Palazzo Dè Toschi,facendo salire sul palco biologi, medici e dietisti.

Il cibo è amore
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La relazione con il cibo è il nostro rapporto con il mondo”, esordisce il direttore del magazine scientifico, Jacopo Loredan, sostenuto da Carla Lertola, medico specialista in scienza dell’alimentazione: "Il cibo è affettività, è amore. Il primo contatto che abbiamo con il mondo avviene attraverso il cibo, è l’unica relazione vitale, nessun matrimonio dura così tanto”.

Focus salute: “Il cibo è la nostra pancia, il nostro cuore, il nostro cervello”

Di tutto un po’
Ma come in ogni buo matrimonio, è un rapporto che va gestito con cura. Vale la regola della varietà e della moderazione. Di tutto un po’: carne, pesce, verdure, frutta, carboidrati. E anche salumi, perché no, ma “20 grammi al giorno, non di più”, precisa Enzo Spisni, docente di fisiologia della nutrizione dell’Università degli Studi di Bologna.

Capitolo a parte sono le diete. Quali fare? Ce n’è una per tutti? "No - risponde la dietista Valentina Bolli - ognuno di noi ha esigenze diverse". In Italia siamo avvantaggiati: il nostro paese offre una grande varietà di alimenti e la dieta Mediterranea vince su tutte in quanto a equilibrio e salutarità.

Certo è che l’educazione alimentare è alla base di tutto. E bisogna cominciare nelle scuole tanto più che i bambini italiani iniziano a essere grassi: "Il 24% è sovrappeso" avverte Bolli "il 36% al sud. Bisogna porre grande attenzione all’alimentazione dei più piccoli, alla pubblicità che guardano nelle fasce protette e che propongono alimenti accattivanti, ma non sani. E poi evitare sempre di farli mangiare davanti alla tivù - ma questa è una regola per tutti - perché ci fa perdere il gusto di quello che abbiamo nel piatto”.

I suggerimenti degli esperti
Tra falsi miti e leggende alimentari la curiosità e l’interesse del pubblico in sala è alto. E così si passa da indicazioni prettamente dietiste (“la colazione all’italiana è la migliore”, “mai saltare un pasto, fa male all’organismo”) a suggerimenti sulla scelta degli alimenti (“consumare cibo stagionale è importante perché segue le esigenze del nostro organismo”, “meglio il chilometro zero, l’impatto ambientale è minore”).

Il caso del pesce d’allevamento
Particolare attenzione sul pesce, in particolare quello di allevamento. “Ho lavorato in allevamenti di branzini, orate e cefali - spiega Spisni - Il problema sorge quando stravolgiamo l’alimentazione degli animali: se viene data a dei pesci la farina di carne il loro valore lipidico sarà più simile a quello della carne. Bisogna investire molto nei mangimi”. È da preferire, aggiunge, il pesce che arriva da allevamenti in marecoltura “anche se attualmente se non esiste un'etichettatura chiara e districarsi nella scelta non è semplice”.

L'associaziaone Robin Food
Alla fine dell'incontro viene introdotto un ospite speciale, Robin Foood, associazione no-profit che offre cibo alle persone bisognose, non solo come atto caritatevole, ma anche educativo, donando cibo mirato a seconda delle fasce di utenza.

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Giovanni Culmone/ NextNewMedia
A Bologna, una sala gremita ascolta gli interventi degli ospiti dell'evento Focus di Panorama d'Italia, "La salute nel piatto", Enzo Spisni (docente di Fisiologia della Nutrizione all'Università degli Studi di Bologna), Valentina Bolli (dietista) e Carla Lertola (medico specialista in Scienza dell'Alimentazione) - 21 aprile 2017

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Chiara Raiola