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Tecnologia

Oculus Go per la realtà virtuale: cosa sono, a cosa servono

Zuckerberg vuole portare 1 miliardo di persone dentro il mondo VR. Per farlo ha lanciato un paio di visori a meno di 200 dollari

Oculus Go è il visore per la realtà virtuale che si pone, idealmente, tra la versatilità dei Gear VR di Samsung e la qualità degli Oculus Rift, migliori in quanto a prestazioni ma ancora legati ai cavetti connessi al computer.

Cosa sono

Gli Oculus Go sono esteticamente simili ai DayDream View di Google però non necessitano di alcuno smartphone o collegamento al PC per funzionare. Il cuore centrale è un processore Snapdragon 821, che assolve a tutte le funzioni di riproduzione e interazione tridimensionale.

A differenza dei Gear VR non usano lo schermo del telefonino come ponte immaginifico per le persone ma adottano un display LCD con risoluzione WQHD, non il 4K delle televisioni ma un ottimo compresso per il momento. Inoltre sono dotati di una tecnologia di audio spaziale che riesce a far avvertire il suono proveniente da diverse direzioni, senza dover indossare un paio di cuffie o auricolari (possibile comunque tramite l’ingresso jack classico).

Come funzionano

La cpu interna è il vero passo in avanti a livello tecnologico perché apre a molti più utenti l’opportunità di comprarsi i visori senza badare al tipo di smartphone in possesso. Come sappiamo, i Gear VR funzionano solo con alcuni Galaxy così come i DayDream View solo con certi Android. Chi ha un iPhone ad esempio non è in grado di giocare con la realtà virtuale ma può accontentarsi di quella aumentata.


Quanto costano

La migliore notizia circa il lancio degli Oculus Go è il prezzo: 199 dollari, circa 200 euro da noi, la metà degli Oculus Rift quando in promozione e circa un quarto degli HTC Vive. Attenzione: con questi due hanno poco in comune, app e giochi sono più simili a quelli del Gear VR ma l’idea di Zuckerberg (che ha comprato Oculus nel marzo del 2014) è di puntare più sulla quantità che sulla qualità in questo preciso momento storico, quando cioè la realtà virtuale necessita di entrare in molte più case per guadagnarsi maggiore notorietà e dunque fidelizzazione.

Quando arrivano

Gli sviluppatori e i beta tester riceveranno, sotto pagamento ovviamente, i loro Oculus Go a partire da novembre. Tutti gli altri comuni mortali potranno trovarli nei negozi nei primi mesi del 2018, almeno così si spera. Il primo carico arriverà negli USA ma, visti gli obiettivi, tutti i principali mercati ne avranno unità a sufficienza per soddisfare la voglia di virtuale dei ragazzi. E probabilmente non solo la loro.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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